Nuove povertà, cresce l’emergenza. Quasi 500 famiglie chiedono aiuto

Allarmanti dati dalla Caritas: più 5 per cento di domande in un anno. I Comuni stanziano 130mila euro

Nuove povertà, cresce l’emergenza. Quasi 500 famiglie chiedono aiuto
Nuove povertà, cresce l’emergenza. Quasi 500 famiglie chiedono aiuto

Sempre più persone hanno bisogno di un pasto e di un aiuto per procurarsi il cibo: soprattutto donne con bambini, non solo stranieri. Nei primi nove mesi del 2023 la Caritas ha distribuito il 5% in più di beni alimentari rispetto all’anno precedente, qualcosa come mille 300 litri di olio, 4 mila di latte, 2 tonnellate di pasta, un valore che si aggira a 140 mila euro circa, serviti a dare una mano a 439 famiglie. In questi mesi del 2023 hanno beneficiato di aiuti mille 138 persone, 250 di nazionalità italiana, le altre straniere, in prevalenza donne (600) e tanti bambini. Un quadro purtroppo in continuo divenire con numeri sempre crescenti, quello che emerge dalla mensa diocesana e dall’emporio della solidarietà. Per far fronte all’incremento della povertà ieri è stata firmata una convenzione con la Caritas e un primo impegno concreto: 130mila euro sono stati stanziati dai comuni del territorio a sostegno dell’associazione che gestisce la mensa e l’emporio.

Alla firma della convenzione ieri in Comune c’erano l’assessore Benedetta Calagreti, la responsabile dell’ufficio di cittadinanza Lorenza Scateni, per la diocesi il vescovo monsignor Luciano Paolucci Bedini e il direttore della Caritas Gaetano Zucchini. La mensa, aperta 6 giorni su 7, fornisce pasti in presenza a una quarantina di persone ogni giorno e piatti da asporto per circa 35 famiglie.

In cucina e in magazzino ci sono le eccedenze alimentari recuperate dalla grande distribuzione, mentre le forniture dell’orto provengono dall’interno, grazie alla cooperativa agricola biologica Le Cascine. I comuni altotiberini della Zona Sociale 1, con Città di Castello capofila, tendono dunque una mano alla Caritas con l’intervento di 130 mila euro complessivi da distribuire nel triennio. "Questa convenzione è un esempio di risposta della rete locale che si muove con azioni congiunte", hanno detto i rappresentanti istituzionali. Soddisfazione è stata espressa dal vescovo e dal direttore della Caritas diocesana, Gaetano Zucchini che hanno ribadito come i dati espressi dalle attività riguardanti l’Emporio della Solidarietà San Giorgio e la mensa diocesana dimostrano le crescenti criticità: a fronte di una sempre più forte crisi economica cresce anche la domanda di aiuto da parte delle fasce più deboli della popolazione.