REDAZIONE UMBRIA

Novantenne morta, ore decisive per comprendere la dinamica della tragedia

La Procura sarebbe intenzionata a disporre l’esame autoptico

Saranno i prossimi giorni a fare luce sulla morte della donna di 90 anni, deceduta in ospedale dopo il ricovero per le conseguenze di una caduta fuori dalla sua abitazione, alla periferia di Perugia. L’anziana, come noto, dopo essere stata ricoverata il 3 gennaio al Santa Maria della Misericordia per alcune fratture, è deceduta nel corso della notte. Secondo quanto riferito dai familiari che avevano dato l’allarme, la donna era caduta durante la quotidiana passeggiata mattutina, forse inciampando su un cordolo, in cortile. Quando è stata visitata, però, i riscontri medici avrebbero evidenziato alcuni dubbi sulla ricostruzione dell’incidente. All’anziana, infatti, sarebbero state riscontrate altre fratture, collocabili allo stesso periodo, che contrasterebbero con l’ipotesi di una caduta durante una camminata. Per questo il sostituto procuratore di Perugia, Mario Formisano, aveva disposto un accertamento medico legale. Accertamento che avrebbe confermato queste discrepanze.

Al decesso della signora, l’orientamento della Procura sembrerebbe essere quello dell’autopsia. Accertamento irripetibile che, appunto, potrebbe essere affidato all’inizio della settimana. Evidentemente c’è da capire la causa del decesso, ma anche l’origine delle fratture riscontrate, con certezza la loro datazione. I familiari, assistiti dall’avvocato Alberto Catalano, attendono anche loro di conoscere la verità sulla morte, per la quale, oltre al dolore per la perdita, respingono ogni eventuale responsabilità come le ipotizzate incongruenze sul racconto. Si attendono quindi i dati scientifici per poter proseguire verso un accertamento chiaro sulla morte della 90enne.

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