
Le indagini dei carabinieri
Notti violente, otto Daspo emessi dal questore di Perugia. Non potranno più entrare nel negozio di kebab di via Bartolo per un anno tre tunisini e un greco, ritenuti responsabili del raid punitivo di cui si sarebbero resi protagonisti la sera del 3 maggio. Il provvedimento, sottolinea la questura, "ha la finalità di garantire la tutela dell’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini".
L’episodio scatenante, che ha portato il questore a stabilire il provvedimento, è, come detto, quello avvenuto all’inizio di maggio quanto i 4 destinatari della misura di prevenzione avrebbero aggredito un cittadino tunisino a colpi di bastone. Aggressione che era stata ripresa da un testimone e che, per la sua brutalità, aveva provocato un forte allarme. L’aggredito aveva riportato lesioni giudicate guaribili in 8 giorni.
Proprio in considerazione dell’allarme sociale destato e della pericolosità sociale emersa, il questore ha emesso la misura di prevenzione personale, disponendo a loro carico il cosiddetto Daspo Willy. Nei loro confronti, nei giorni scorsi, erano state eseguite anche delle perquisizioni che avevano permesso di rinvenire dei bastoni e dei manganelli telescopici, due martelletti frangivetro e una bomboletta di spray urticante.
Negli stessi giorni, aveva destato particolare allarme sociale anche l’aggressione occorsa presso una nota discoteca perugina, nei confronti degli addetti alla sicurezza. In particolare, i due, con il volto coperto da passamontagna e armati di una falce di grosse dimensioni, di un coltello e spray urticante avrebbero aggredito l’paddetto alla sicurezza, che ha riportato ferite guaribili in 10 giorni.
Una volta identificati i responsabili - due cittadini di origini tunisine - il questore di Perugia ha emesso anche nei loro confronti il divieto di accesso per un anno alla discoteca in discorso.
Analoghi provvedimenti sono stati presi anche nei confronti dei due soggetti identificati come responsabili della rapina aggravata occorsa ai danni di un minore in una nota discoteca della periferia di Perugia. In questo caso i provvedimenti di divieto, rispettivamente per la durata di un anno e 6 mesi e due anni, hanno colpito due minori ritenuti responsabili delle condotte.