REDAZIONE UMBRIA

"Non chiamatelo gioco". Mostra sulla ludopatia

Esposte immagini umoristiche realizzate da 36 vignettisti. Nel Folignate 73 persone in cura al Centro di trattamento dell’Usl.

"Non chiamatelo gioco". Mostra sulla ludopatia

"Azzardo: non chiamiamolo gioco": è il titolo della mostra itinerante in esposizione fino al 29 febbraio nei locali della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno “Casalini Medievali“ (lunedì-venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì dalle 15 alle 18). Sono esposte una sessantina di immagini umoristiche realizzate da 36 vignettisti italiani per sensibilizzare la cittadinanza e visitatori sul tema del gioco d’azzardo con l’obiettivo di intraprendere politiche attive per contrastare il fenomeno. L’iniziativa è promossa dal Comune di Foligno in collaborazione con il Centro per il trattamento del disturbo da gioco d’azzardo di Foligno dell’Usl 2 e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e con l’apporto di cooperative del territorio. L’assessore alle politiche sociali, Agostino Cetorelli, nel corso dell’inaugurazione ha sottolineato, tra l’altro, che il gioco d’azzardo "è un fenomeno che preoccupa anche perché c’è una certa ritrosia a farlo emergere". Lucia Coco, referente del Centro dell’Usl 2, ha messo in evidenza che "bisogna sensibilizzare la popolazione sul fatto che il gioco d’azzardo non è un gioco. Il gioco è divertimento. Il gioco d’azzardo è basato sul caso, non c’è una competenza. In Umbria – ha detto la Coco – ci sono 10mila giocatori problematici. A Foligno nel 2023 abbiamo trattato 73 casi. Ma c’è molto sommerso". È stato ricordato che nel territorio comunale di Foligno, nel 2019 sono stati giocati 68milioni di euro. Monica Sassi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, ha rilevato "l’importanza sociale di queste iniziative. È difficile uscire da queste situazioni e bisogna fare sinergia tra i vari enti per accendere un faro su questo fenomeno". Presente al taglio del nastro anche il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini.