No al taglio degli alberi. Esposto in Procura

Verdi Umbria e Partito animalista italiano denunciano l'abbattimento di 38 alberi a Piediluco, specie protette, durante periodo di nidificazione.

TERNI Verdi Umbria e Partito animalista italiano presentano un esposto in Procura, Prefettura , Regione e Arma dei carabinieri contro l’abbattimento di 38 alberi a Piediluco, deciso con ordinannza del sindaco Stefano Bandecchi su segnalazione dell’Afor, in quanto ritenuti pericolosi. "Si tratta di località turistica con vincoli paesaggistici - si legge nell’esposto – . Gli alberi da abbattere, come anche indicato nel testo dell’ordinanza, appartengono ad alberi di specie protette; il periodo in cui devono avvenire gli abbattimenti ricade in quello vietato per lavori forestali perché periodo di riproduzione e nidificazione ed è reato qualunque tipo di distruzione di nidi nonché di disturbo alla nidificazione". "Nel caso specifico - si legge ancora – sulle sponde del lago nidificano anche a terra molte specie di anatidi che con ragionevole certezza abbandonerebbero la cova. Ci risulta che non sia stato fatto alcun sopralluogo di esperti ornitologi per verificare la presenza su tutti gli alberi di abbattere di nidi, compresa la presenza negli alberi dichiarati seccaginosi di chirotteri e rapaci notturni, dei quali è difficilissimo individuare di giorno la presenza, se non trovare uova o pulli implumi all’interno dei tronchi dopo l’abbattimento". "L’abbattimento degli alberi e la degradazione degli spazi verdi sono vietati nel periodo delle nidificazioni con la legge sulla tutela della fauna selvatica, n.157 del 1992" si osserva ancora.