
Oltre 700 fossatani hanno ufficializzato la loro adesione al comitato “Per Fossato di Vico“, chiedendo che non venga istituito nel...
Oltre 700 fossatani hanno ufficializzato la loro adesione al comitato “Per Fossato di Vico“, chiedendo che non venga istituito nel territorio del loro piccolo comune appenninico un Centro di prima accoglienza straordinario (Cas); si oppongono all’ipotesi di utilizzo di una ex struttura alberghiera in località Osteria del Gatto per ospitare cittadini extracomunitari richiedenti asilo. Il presidente del comitato, il professor Sante Pirrami (nella foto) ha consegnato gli atti relativi alla Prefettura di Perugia, con le firme che sono state raccolte in una settimana. Il comitato considera "straordinario" il risultato ottenuto, perché circa un terzo degli aventi diritto al voto hanno condiviso e sottoscritto la richiesta. Aggiunge che "questo è solo il primo passo di un percorso che porterà ad allargare la raccolta delle firme anche ai cittadini dei comuni limitrofi, molti dei quali hanno già manifestato la volontà di dare il proprio contributo verso una causa che coinvolge un intero territorio". Rigetta le accuse di essere contrario all’accoglienza: la reputa un valore, ma "va organizzata con attenzione, trasparenza e rispetto reciproco"; ritiene le modalità seguite "inadatte e inadeguate al contesto e potenzialmente dannose tanto per i residenti quanto per gli stessi migranti". Aggiunge che "tali centri non favoriscono l’integrazione, ma rischiano di creare isolamento sociale e culturale. La struttura individuata si trova in un’area marginale, lontana dai servizi essenziali come centri per l’impiego, corsi di lingua, sportelli sociali o centri di formazione professionale".