"Nessun sequestro per i 36 pini"

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"Allo stato delle indagini curate dalla Stazione carabinieri forestali di Terni, e in attesa di eventuali ulteriori approfondimenti, risulta che l’operato del Comune di Terni sia stato conforme al dettato normativo che autorizza l’abbattimento di questi alberi per accertata compromissione dello stato vegetativo, nonché per infderogabili esigenze di pubblica utilità o incolumità". A sostenerlo è il procuratore della repubblica di Terni, Alberto Liguori, che dà notizia della decisione del gip di rigettare la richiesta di sequestro dei 36 pini di viale Borsi e via Buonarroti che il Comune intende abbattere. Il giudice si è espresso dopo che l’associazione Verdi Ambiente e Società Terni-Narni e alcuni ternani avevano presentato un esposto in Procura nel quale sottolineavano l’irregolarità del piano di abbattimento chiedendo il sequestro gli alberi. "A metà maggio il Comune di Terni aveva autorizzato l’Afor alla recisinedei pini sulla scorta di un’apposita realzione tecnica", sottolinea ancora il procuratore Liguori. La decisione del gip, ovviamente, non è stata accolta con favore sui social. "Parliamo di alberature che hanno retto per 75 anni e che sono tra il panorama botanico le più resistenti che esistono – si legge in un post pubblicato sulla pagina sos Verde pubbl ico Terni –. Ora anche economicamente quell’area è immobiliariamente declassata, oltre ad avere un bene salutare estirpato. Si poteva intervenire diversamente e non su un piano emergenziale".