Nell’Europa delle regioni l’Umbria si sente povera

Lo certifica il rapporto Censis. Ed è tra le prime venti che dal 2008 ad oggi hanno perso più ricchezza in termini di reddito individuale. Peggio solo il Lazio.

Nell’Europa delle regioni l’Umbria si sente povera

Nell’Europa delle regioni l’Umbria si sente povera

PERUGIA – L’Umbria è tra le regioni in Europa che si sente più povera ed è tra le prime venti che dal 2008 ad oggi hanno perso più ricchezza in termini di reddito individuale. E’ uno dei risultati del rapporto Censis ‘Lo stato dell’Unione, una geografia sociale dell’Europa al voto’, uscito su Repubblica ieri, secondo cui il 34% degli elettori europei vive in zone nelle quali il reddito è diminuito negli ultimi 15 anni. Le aree geografiche prese in esame sono state 233 in tutta l’Unione europea e di queste 75 ha fatto registrare un calo del reddito pro-capite. E l’Umbria – purtroppo - è tra le regioni che percepisce di più l’indietreggiamento del livello di benessere. Dall’indagine Censis emerge infatti che il reddito disponibile netto di ogni europeo, prendendo a riferimento la grande crisi del 2008, è aumentato del 3,1%, mentre nelle 75 regioni del declassamento, non è stato mai recuperato il reddito precedente, anzi si è continuato a scendere e a perderlo mediamente dell’8,1%.

E qui si arriva al dunque: tra i 20 territori che hanno perso più benessere di questi 75, 11 si trovano in Grecia e 7 in Italia. Tra questi, appunto, il Cuore Verde: fa peggio solo il Lazio. Loro hanno perso il 16% della loro ricchezza, mentre per gli umbri il calo è stato il 14,7%. Nel terzo peggior gradino la provincia di Trento e la Toscana con un -14,6%. "Dati allarmanti – dice il segretario regionale del Pd Bori –. Non sono numeri ma sono cifre che simboleggiano lo stato di salute di un’economia che il centrodestra ha aggravato, soffiando sulle paure dei più deboli e dei più fragili, in costante aumento. Per questo il nostro impegno deve andare nella direzione di un’Europa più forte e più vicina agli ultimi e ai deboli".