
Supermercato (foto repertorio)
Perugia, 9 agosto 2016 - Il ponte dell’Assunta quest’anno spacca in due il commercio. Se infatti scatta il disco verde per lo shopping (Confcommercio ipotizza l’apertura del 70% dei negozi), nella giornata di Ferragosto rimarranno abbassate quasi tutte le saracinesche della grande distribuzione. Come mai il popolo degli operatori commerciali questa volta si è diviso? «Con la legge sulla liberalizzazione – spiega l’assessore comunale al commercio, Cristiana Casaioli – gli esercenti hanno carta bianca in materia di aperture. Per questo ogni imprenditore valuta a sua discrezione se gli conviene lavorare o meno. Il comparto della grande distribuzione, fatti due conti, ha optato per il “no” perché probabilmente gli incassi non comprirebbero le spese. Il Ferragosto, comunque, al contrario del primo dell’anno, del Primo maggio, di Pasqua e Pasquetta, del 2 giugno, del 25 dicembre e di Santo Stefano, non è considerato un super festivo».
Così i «colossi» della spesa come la Coop Centro Italia, la catena dei Conad, dei Metà, degli Eurospin e l’Emisfero lunedì si riposano, ma saranno aperti la domenica precedente (alcuni solo per metà giornata) per favorire la propria clientela.
Chiusi anche i centri commerciali, a partire dall’Emisfero di via Settevalli, fino al Quasar Village ed a Collestrada. L’insegna dei Pam, comunque, funzionerà anche nella giornata del «solleone». Se l’arrivo del Ferragosto e delle ferie trova aperte le saracinesche di molti negozi del centro, lo stesso discorso non vale per gli uffici delle associazioni di categoria, dell’Università e dei palazzi istituzionali. Già da venerdì, infatti, troveremo telefoni muti e sedi chiuse per le confederazioni degli artigiani, dei commercianti e degli edili, che riapriranno quasi tutti dopo il 20. Terminati i lavori d’aula anche per Palazzo Cesaroni, sede dell’assemblea legislativa dell’Umbria, e portone sbarrato sabato e lunedì. Negli stessi giorni sarà interrotto il servizio svolto quotidianamente dall’Ufficio stampa. Tempo di ferie anche per l’Università. Palazzo Murena torna operativo da martedì, ma per tutta la settimana a cavallo del 15 gli uffici amministrativi lavorano metà giornata. I sindacati del comparto una volta tanto non polemizzano. «Più che di vittoria sindacale – osserva Valerio Natili della Fisascat Cisl – parlerei di un cambiamento culturale».
Dello stesso avviso anche la Confcommercio. «Ogni imprenditore – osservano dalla confederazione – è libero di fare ciò che vuole. Tanti anni fa, crisi o non crisi, durante questa settimana di agosto a Perugia c’era il black-out delle attività commerciali. Ora non è più così e se un pezzo di città se ne è andata in ferie, l’altra metà lavora a pieno ritmo per fornire servizi puntuali ed efficienti ai tanti turisti che in questi giorni stanno affollando i nostri centri».