"Negato il diritto alla mobilità". Protesta nelle stazioni ferroviarie

Sit in del Pd a Foligno e Terni contro i disagi dei lavori sulla Orte-Falconara e dei collegamenti con Roma

"Negato il diritto alla mobilità". Protesta nelle stazioni ferroviarie

"Negato il diritto alla mobilità". Protesta nelle stazioni ferroviarie

"Diritto alla mobilità negato da settimane agli umbri che si spostano in treno verso la Capitale". E’ la denuncia dei parlamentari Pd, Anna Ascani e Walter Verini, che hanno organizzato due presidi di protesta nelle stazioni di Foligno e Terni, da qualche giorno alle prese con la cancellazione della linea Foligno -Terni, al posto della quale sono stati intervallati degli autobus sostitutivi. Una situazione complessa, ma che i due parlamentari dem hanno contestualizzato in un panorama di difficoltà per il trasporto pubblico umbro, sul quale ora pesano i disagi dei lavori sulla Orte-Falconara. "Per darci conferma dei disagi Trenitalia ha pensato di cancellare il treno delle 15.37 da Terni a Roma senza preavviso (e per ora senza annunci). Chissà se la Regione Umbria riuscirà a dire una parola oppure il fatto che la Presidente e il Ministro delle Infrastrutture siano dello stesso partito farà prevalere gli interessi di parte sugli interessi degli umbri", ha scritto sui social la vicepresidente della Camera e deputata dem umbra, Anna Ascani. Sia Ascani che Verini, nel loro intervento, hanno anche ricordato l’interrogazione proprio sul tema dei trasporti. Atto al quale il ministro dovrebbe rispondere domani in Commissione. Ascani e Verini hanno ribadito come, sui trasporti in Umbria, si stia andando avanti in maniera "troppo pressappochista, mettendo in difficoltà le vite delle persone che perdono appuntamenti di lavoro e si trovano a viaggiare in condizioni pessime".

"La situazione del trasporto pubblico in Umbria sta diventando esplosiva . Treni stracolmi, cittadini costretti a scendere nell’impossibilità di trovare un posto o a ricorrere ai mezzi propri nonostante gli abbonamenti pagati per recarsi al lavoro, fermate soppresse. Condizioni critiche sulle quali si è intervenuti finora in maniera inadeguata" avevano detto presentando l’atto. "Abbiamo chiesto al ministro Salvini - continuano - di occuparsi dei disagi, adoperarsi per risolvere urgentemente la questione e dare risposta ai cittadini umbri. Avere a disposizione un trasporto pubblico efficiente e di qualità, oltre che sostenibile, dovrebbe essere un diritto: è inaccettabile che lo Stato ignori tante donne e tanti uomini che ogni giorno devono affrontare un’odissea per poter andare al lavoro". Stesso concetto, ieri, ribadito anche dalla segretaria dem Maura Franquillo che ha chiesto rispetto per i "tempi di vita e di lavoro e di procedere per i trasporti umbri con cognizione di causa e non con approssimazione".

Alessandro Orfei