REDAZIONE UMBRIA

Nata prematura lascia l’ospedale. Ricovero senza Terapia intensiva

La bimba sta bene. Il direttore di Neonatologia, Maurizio Radicioni: "Cresciuta la qualità delle cure"

L’ospedale San Giovanni Battista

L’ospedale San Giovanni Battista

Una bella storia a lieto fine per l’ospedale di Foligno. E’ stata dimessa, infatti, nei giorni scorsi e in buona salute, dopo due settimane di ricovero nel reparto di Neonatologia diretto dal dottor Maurizio Radicioni, una neonata prematura di 34 settimane che alla nascita pesava 1520 grammi. Per la bambina non si è reso necessario il trasferimento in Terapia intensiva neonatale, come avveniva in precedenza. "I progressi ottenuti nell’innalzamento della qualità delle cure neonatali (ventilazione non-invasiva; posizionamento di cateteri venosi centrali; infusione di soluzioni per nutrizione parenterale) realizzati durante questo ultimo anno - spiega il direttore della struttura complessa, Radicioni - ci permettono di poter assistere questi pazienti, che in precedenza venivano trasferiti in Terapia intensiva neonatale, anche se non soggetti a ventilazione invasiva".

"Siamo sempre più convinti - aggiunge il direttore generale dell’azienda Usl Umbria 2, Pietro Carsili, che si congratula con il dottor Radicioni e con il suo staff - che l’ottimo lavoro sin qui svolto dai nostri professionisti della salute abbia posto solide basi per mantenere un elevato standard di livello di cure neonatali presso il presidio ospedaliero di Foligno, sempre nell’ottica di una rete neonatologica dinamica e in grado supportare, in linea con le indicazioni regionali, il centro hub di Perugia a ricevere solo pazienti più gravi". Non sono nuovi i risultati importanti della Neonatologia di Foligno. A fine 2024 un neonato era stato colpito da un virus respiratorio sinciziale. All’inizio il piccolo paziente era stato trattato con ossigeno riscaldato e umidificato erogato con cannule ad alto flusso ma la cura non aveva dato i risultati sperati, anzi le condizioni del neonato erano peggiorate. Così, l’equipe medica del San Giovanni Battista di Foligno aveva deciso di impiegare per la prima volta nel reparto di Pediatria la ventilazione a pressione positiva continua erogata tramite interfacce nasali. Una procedura non usuale ma che ha centrato il risultato: la saturazione del piccolo è risalita e le condizioni respiratorie si sono stabilizzate. Dopo due giorni i medici hanno potuto sospendere il trattamento e il neonato era stato dimesso. Nel corso del 2024 all’ospedale San Giovanni Battista sono state registrate oltre trecento nascite.