Musica & motori, che week-end!

Gubbio festeggia tre giorni di eventi incrociati. Tutto esaurito nelle strutture ricettive, bene parcheggi e ristoranti

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La città ed il territorio escono bene, oltre che con importanti ricadute a livello di immagine, logistico-organizzativa ed anche economico.finanziario, da un fine settimana passato agli archivi con il timbro sicuro del "pieno successo" . E’ stata una testimonianza di efficienza e di grande maturità in presenza di eventi che hanno finito per soprapporsi senza creare problemi, integrandosi anzi per offrire una molteplicità di proposte in grado di soddisfare le più diverse aspettative.

Il Trofeo Fagioli ha confermato di essere riferimento per cultori, piloti e appassionati delle cronoscalate automobilistiche, il “Gubbio Doc Fest“ occasione di impegno, divertimento e proposte per giovani e non solo, “Sbandiamo“ un omaggio al fascino alle bande musicali e alla loro capacità di coinvolgere e socializzare.

I numeri del successo della tre giorni? Il tutto esaurito nelle strutture ricettive, il lavoro importante in quelle delle ristorazione, gli oltre duemilacinquecento automobilisti che hanno usufruito dei parcheggi, con il 60% che ha utilizzato quello di Piazza 40 Martiri. "Giorni davvero pieni per la nostra città - ha sottolineato il sindaco Filippo Stirati - per i quali non posso che esprimere gratitudine al Ceca, organizzatore del Trofeo Fagioli, e all’associazione Insieme, "regista" del Doc Fest, oltre che naturalmente a tutti gli eugubini e le eugubine, per aver partecipato attivamente e pazientato per i piccoli, inevitabili disagi". Un successo possibile soltanto per la molteplicità delle collaborazioni attivate.

"Il rapporto speciale – ha proseguito il sindaco - che intratteniamo con le associazioni è decisivo, nonché riprova della forte grande coesione sociale della nostra comunità, caratterizzata da un tessuto vivo e partecipe. L’impegno degli organizzatori del Fagioli e delle decine e decine di ragazze e ragazzi per il Doc è un messaggio di forte speranza, per il quale siamo grati e che abbiamo il dovere di alimentare e custodire".

Stirati ha così terminato la sua riflessione. "La serata conclusiva del Doc Fest - una cena negli arconi di Via Baldassini - all’insegna della condivisione, dell’interesse per cosmopolitismo e multiculturalismo, è stata la perfetta conclusione di un’edizione all’insegna dell’apertura, di una salvaguardia dell’identità che non vuol dire chiusura, ma, al contrario, rafforzarsi proprio nel confronto e nello scambio con altri".

Giampiero Bedini