
Città sconvolta per l’improvvisa morte di Giorgio Armillei, 61 anni, una delle sue menti più illuminate e persona di assoluto garbo e cordialità, merci rare di questi tempi. Se ne va, per un malore nella notte, una figura poliedrica, in grado di abbinare sopraffina visione intellettuale e slancio quotidiano di umanità. Dirigente storico della cultura del Comune di Terni, ex assessore al settore nella seconda Giunta Di Girolamo, già sindacalista, intellettuale cattolico conosciuti ben oltre i confini locali, con ruoli di vertice nell’Associazione Cattolica diocesana e nel Consiglio pastorale. Non si contano i messaggi di cordoglio sui social. I funerali si svolgeranno domani alle 10.30 nella chiesa di San Francesco. Armillei lascia la moglie Donatella e il figlio Francesco.
"Collaboratore sempre presente ed attivo - così lo ricorda il vescovo Giuseppe Piemontese – , che in questi anni ha contribuito con la sua competenza e disponibilità alla crescita sociale e religiosa della comunità, sia come membro dell’Azione Cattolica di cui era vicepresidente del settore adulti, sia negli organismi di partecipazione diocesani, dove ha svolto l’incarico di segretario del Consiglio Pastorale, membro dell’equipe consultiva della commissione per i problemi sociali e del lavoro. Un uomo sempre pronto al confronto e al dialogo, dai modi pacati e riflessivi, è stato guida di molti dibattiti e incontri di discernimento e animatore di iniziative culturali e sociali nella chiesa locale". "Con lui Terni perde un ricercatore e uno studioso - è il ritratto che ne fa il sindaco Leonardo Latini – che ha elaborato idee e contenuti sempre interessanti per il futuro del nostro territorio, spesso motivo di confronto e di riflessione per tutti. Giorgio Armillei è stato una persona di grande stile, valore e profondità e lo ricorderemo sempre per il suo impegno pubblico nella cultura, anche da assessore comunale, oltre che per le sue capacità professionali e per i suoi modi garbati".
"Laureato in Giurisprudenza all’Università La Sapienza, Giorgio Armillei aveva sempre saputo unire l’impegno professionale prima nella Cisl e poi, come dirigente, nel Comune di Terni, con quello ecclesiale, civico ed intellettuale. Aveva fatto parte della presidenza nazionale della Fuci ed era uno degli animatori del Gruppo del Landino che si riunisce ogni anno a Camaldoli", lo sottolinea il deputato Pd Stefano Ceccanti, vice-presidente dell’Associazione Libertà Eguale. Messaggi di cordoglio dal Pd ternano, dal coordinatore della Cisl, Riccardo Marcelli, e da tanti concittadini che lo hanno conosciuto e apprezzato.
Stefano Cinaglia