CRISTINA CRISCI
Cronaca

Muore a 83 anni, donati gli organi: "Grazie ai familiari della donna"

Fegato, reni e cornee hanno aiutato pazienti che erano in attesa. "Generosità e solidarietà senza limiti d’età"

Un ultimo gesto di generosità che contribuisce a salvare la vita ad altre persone. La notte scorsa all’ospedale di Città di Castello una donna di 83 anni ha donato fegato, reni e cornee, contribuendo a salvare o migliorare la vita di diversi pazienti: lo rende noto la Usl Umbria 1 in una nota diramata ieri. "Nonostante l’età avanzata le condizioni cliniche della donatrice hanno permesso il prelievo di organi fondamentali (il fegato, i due reni e le cornee) che sono risultati idonei". Gli organi, espiantati nel corso di delicati interventi chirurgici, hanno poi raggiunto le destinazioni in altre strutture ospedaliere d’Italia dove si effettuano i trapianti e dove ci sono tanti pazienti in attesa. A fronte delle condizioni irreversibili della signora ricoverata a Città di Castello, alle ore 16 di martedì 10 giugno, si è riunita la commissione interna per avviare l’accertamento di morte, terminato alle ore 22, secondo i dettami di legge. Intorno alle ore 1.30 della notte, all’arrivo delle prime équipe, sono iniziati i delicati interventi di prelievo degli organi effettuati con la collaborazione del personale infermieristico dell’ospedale tifernate e terminati ieri mattina attorno alle ore 8. "È stato un lavoro di squadra complesso, che ha richiesto tempestività, professionalità e profondo rispetto per il momento delicato vissuto dai familiari del paziente", si legge nella nota della Usl Umbria 1. La commissione era composta dai dottori Silvio Pasqui direttore del presidio, Manuela Toccoletti responsabile della donazione organi e tessuti della Usl, dalla dottoressa Silvia Cenciarelli direttore del Centro Ictus e Fabio Cartaginese responsabile “Anatomia patologica“. Il coordinamento della donazione è stato gestito dall’équipe del “Centro Regionale Trapianti“, insieme al personale medico e infermieristico dell’ospedale di Città di Castello. "La donazione è sempre un gesto di enorme valore umano, soprattutto quando avviene a quest’età. È stato un esempio straordinario di come la generosità e la solidarietà non abbiano limiti anagrafici. Ringraziamo i familiari della donatrice che, nonostante il dolore, hanno scelto di compiere un gesto che rappresenta un messaggio potente di speranza e vita. A loro va il ringraziamento di tutta la comunità e delle persone che, grazie a questo atto, potranno affrontare il futuro con rinnovata fiducia", dicono Emanuele Ciotti, direttore generale dell’Usl e Silvio Pasqui.