"Perugia, ordinanza anti-alcol: movida fuori controllo"

I residenti: "Una latrina a cielo aperto, tra cocci di bottiglia, fili elettrici tirati giù e scooter messi in mezzo alla strada"

Che non fosse facile mettere d’accordo le richieste dei giovani, che dopo mesi di rinunce e coprifuoco vogliono tornare “a vivere“, quelle dei commercianti che sperano di risollevare i propri incassi e quelle dei residenti che vorrebbero un centro storico vivibile, era più che chiaro. Ma che la situazione degenerasse così, subito dopo l’abolizione del coprifuoco, sembrava altrettanto impossibile. E, invece, no. Le notti della “movida perugina“, si consumano nel centro storico, tra inciviltà e degrado: nonostante tutto, nonostante le regole. Perché, a quanto pare, neanche l’ordinanza del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, che vieta l’alcol nelle sere di venerdì e sabato dalle 23 (fino alle 6 della mattina successiva) sembra aver sortito gli effetti sperati.

Togliere l’alcol (e, di fatto, gli incassi agli esercizi commerciali che erano autorizzati a venderlo fino alle 1.30, come ha sottolineato Confcommercio) non sembra bastare, se la domenica mattina questo è il quadro che danno i residenti e l’associazione Etruscamente: "Così si presenta stamattina (ieri, ndr) la nostra parte di centro storico da piazza Alfani, via Baldeschi, via Ulisse Rocchi, via della Nespola, via pozzo Campana, via Bartolo... una latrina a cielo aperto tra fetore di urina che toglie il respiro, escrementi umani, vomito, bottiglie e cocci di bottiglie, fili elettrici tirati giù in piazza Alfani, scooter spostati in mezzo alla strada... E’ stata una notte da incubo per i residenti, con forze dell’ordine passate senza muovere un dito... Una situazione allucinante!".

I residenti, è chiaro, non ne possono più. E chiedono interventi, mirati e decisi dell’amministrazione comunale e delle forze dell’ordine che pure presidiano in forze il centro storico. Ma la sola presenza, evidentemente, non funziona più come deterrente per gli incivili che dimenticano, di notte in centro, le regole di base della buona educazione. Peraltro, ieri mattina, proprio in via della Nespola, una turista, uscendo dall’ostello, si è ferita con i vetri delle bottiglie rotte. No, decisamente non un bel biglietto da visita per la città.

L’estate è alle porte e la stagione, se queste sono le premesse, si annuncia “di fuoco“. Certo è che se è vero che tutti hanno ragione (giovani che vogliono divertirsi, commercianti che vogliono guadagnare e residenti che vorrebbero vivere in pace) è altrettanto vero che una soluzione occorre trovarla. Prima che che si raggiunga quel limite dal quale è difficile, se non impossibile, tornare indietro.