Tre furti in un mese, bar assediato: "Così non possiamo andare avanti"

Lo sfogo del titolare. L’ultimo colpo tentato nella notte di lunedì: ladri ripresi dalle telecamere del locale

Tre furti in un mese, bar assediato: "Così non possiamo andare avanti"

Tre furti in un mese, bar assediato: "Così non possiamo andare avanti"

Tre furti in un mese. L’ ultimo dei quali, la scorsa notte, solo tentato ma che comunque ha provocato danni ingenti. "Così non possiamo andare avanti, troppi soldi, troppe spese. Ho l’assicurazione ma, tre volte in un mese, mi cacceranno via...". Inizia così lo sfogo di Davide Liberati, titolare del bar Coffee Time di via Martiri della Libertà, zona a ridosso del centro. Le riprese del sistema di sorvegliano del locale che immortalano due ladri che con un piede di porco, intorno a mezzanotte, cercano di aprire la porta blindata sono già al vaglio dei carabinieri. Emerge però un altro particolare sconcertante: dietro ai malviventi intenti a forzare l’ingresso transitano diverse auto, ma nessuno ha lanciato l’allarme. "Così non possiamo farcela – continua Davide –, venti giorni fa abbiamo subito due furti in due giorni: uno il giovedì e l’altro il sabato. Mi dicono che il responsabile ora sia in carcere. Stanotte (tra lunedì e ieri ndr) ci hanno provato un’altra volta. Non sono entrati, ma i danni sono ingenti. La porta blindata è danneggiata, le vetrate anche. E via con le spese. Abbiamo installato un nuovo antifurto, col rilascio di schiuma. Ma costa ovviamente. Di più noi non possiamo fare. Dalle riprese delle telecamere si vedono le macchine che passano dietro i malviventi che tentato di entrare, ma nessuno ha fatto nulla".

Quali rimedi? "In questa zona tanto per cominciare servono più telecamere e più luce – continua il titolare del Cofee Time –, non mi interessano le polemiche politiche sulla sicurezza. Dico solo che siamo qui da tre anni e che non era mai successo nulla. Adesso tre colpi in un mese. Non abbiamo liti in corso o problemi di qualsiasi genere con alcuno. Soltanto che così non si può andare avanti". Sull’episodio indagano i carabinieri a cui, come detto, sono state subito consegnate le riprese della videosorveglianza del locale.

Ste.Cin.