REDAZIONE UMBRIA

Mostra su San Francesco tra Cimabue e Perugino al Palazzo della Minerva

Inaugurata da Ignazio La Russa e Alessandro Giuli, la mostra esplora l'evoluzione dell'immagine di San Francesco.

Saranno il presidente del Senato Ignazio La Russa e il ministro della Cultura Alessandro Giuli ad inaugurare martedì alle 15 la mostra “San Francesco, tra Cimabue e Perugino” allestita nella Sala Capitolare di Palazzo della Minerva, sede della Biblioteca del Senato.

L’esposizione si avvale di due prestiti eccezionali, frutto della collaborazione tra la Galleria Nazionale dell’Umbria con il Sacro Convento di Assisi e la Provincia Serafica di San Francesco: la Chartula, una pergamena annoverata tra le più importanti reliquie del Santo, frammento autografo di San Francesco, databile al 1224, e l’effigie del Santo dipinta da Cimabue che arriva dal Museo della Porziuncola.

Partendo da questi oggetti sacri, il percorso prosegue con le opere di alcuni tra i maggiori pittori del Medioevo e del Rinascimento: Perugino, Benozzo Gozzoli, Taddeo di Bartolo, Niccolò di Liberatore, in una suggestiva narrazione volta a restituire l’evoluzione dell’immagine del Santo in parallelo all’affermazione, sempre crescente, del culto francescano.

Il progetto scientifico e l’organizzazione sono curati dal Ministero della Cultura, in particolare da Costantino D’Orazio e Veruska Picchiarelli. Con l’obiettivo principale di raccontare, in forma sintetica ma efficace, un ideale percorso di sviluppo dell’iconografia di San Francesco di Assisi, tra Medioevo e Rinascimento, esaltando il suo ruolo nell’ambito della definizione dell’identità nazionale italiana.

La mostra sarà aperta al pubblico da mercoledì 11 dicembre fino al 2 marzo.