
Il personale dell’ex ospedale cittadino, operativo negli anni Novanta, si è trasferito a Ponterio, nel nuovo Centro vaccinale allestito nella palestra della scuola primaria. Medici e infermieri con competenze diverse – ginecologi, pediatri, chirurghi, caposala – che hanno detto subito "sì", sono scesi di nuovo in campo per dare il loro contributo. Senza riserve.
Quello che si è creato è un piccolo "miracolo" di volontariato: il punto vaccinazioni, attivo dal 12 aprile, è l’unico ad essere gestito da un Coc (centro operativo comunale) in collaborazione con la Croce Rossa.
Tutto il personale- 12 i medici e 14 gli infermieri di cui solo 4 ancora in servizio – sono stati ricontrattualizzati gratuitamente dall’Azienda sanitaria in modo da avere la copertura assicurativa.
Sono volti noti in città, familiari agli utenti – over 80 e "fragili" - chiamati per la vaccinazione con un appuntamento addirittura anticipato rispetto alla prenotazione in loro possesso. Gli anziani, quando li riconoscono, si sentono a casa. "Responsabilità civile e deontologia medica – afferma Lucio Manni, medico del Servizio di ostetricia e ginecologia fino al 2007 – mi impongono di collaborare per il bene della collettività. È un piacere rivedere tanti miei ex pazienti".
"Dopo tanti anni riprendere il servizio non è facile - dice Elsa Rosati, 70 anni, un lungo trascorso nell’ufficio vaccinazioni del Centro salute- ma non mi sono persa d’animo. Ho fatto un corso di affiancamento e sono qui a tentare questa nuova avventura".
Elsa prepara con accuratezza i vaccini Pfizer: accanto a lei c’è la coordinatrice Rossella Ciuchini, che ha dato le dimissioni dal Servizio di chirurgia e gastroenterologia 11 anni fa. "La gente è felice di rivederci - aggiunge - è fiduciosa perché ci conosce, conosce la nostra professionalità".
"Sono convinto della necessità di dare un contributo alla comunità – afferma Gennaro Troianello, pediatra – ho accettato senza chiedermi da chi provenisse la sollecitazione. Operare in un sistema di volontariato, a stretto contatto con profili diversi, mi inorgoglisce. Usciremo da questa pandemia solo con il successo di questo programma vaccinale".
"È stata una corsa ad ostacoli – afferma la responsabile del Coc Federica Stagnari – era necessaria una delibera ad hoc per regolamentare i rapporti tra Asl e Comune, non essendoci una normativa specifica in materia, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il Centro vaccinale è stato inserito nel portale della Regione e dal 3 maggio saremo operativi con doppio turno. Il ’modello Todi’ si può esportare e funziona: ha funzionato il Contact tracing, l’attività di tracciamento di contatti di persone positive portata vanti dai volontari, ha funzionato la consegna dei buoni spesa che in molte realtà sono ancora in consegna e funziona il nostro Centro perché a Todi c’è uno spirito comunitario fortissimo".
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