"Minerali nel nostro corpo". Fonderie, il Comitato attacca

Assisi, lettera al sindaco: "Secondo le analisi abbiamo tallio, alluminio e molte altre sostanze. Deve adottare provvedimenti contingibili e urgenti".

"Minerali nel nostro corpo". Fonderie,  il Comitato attacca

"Minerali nel nostro corpo". Fonderie, il Comitato attacca

Ancora il Comitato di via Protomartiri Francescani all’attacco per la presenza di una fonderia nella zona est di Santa Maria degli Angeli, da tempo nel mirino di chi invoca una delocalizzazione. Nuovo appello rivolto al sindaco, stavolta partendo da un dato che sarebbe signficativo: dalle analisi dei minerali tissutali eseguite dopo i prelievi su un certo numero di abitanti, una ventina, nella zona dove sono presenti le Fonderie F.A. Spa. "Senza attendere altre perizie o conferme, riteniamo che il fatto che abbiamo in corpo minerali come il tallio, l’alluminio e molti altri sia più che sufficiente per capire che rischiamo la nostra salute", dicono i responsabili del Comitato. Comitato di cittadini che, sulla scorta degli esiti ottenuti dalle analisi di laboratorio, ha subito scritto al primo cittadino di Assisi quale massima autorità sanitaria. Detto che di certo saranno opportune ulteriori analisi analoghe, su persone residenti in altre zone del territori per confrontare i risultati, quanto emerso di certo fa riflettere. "Lei, come sindaco, a fronte di questa nostra richiesta, deve adottare tutti i provvedimenti del caso contingibili e urgenti con l’assistenza dell’Asl, affinché l’impianto industriale, situato in via Protomartiri Francescani, venga definitivamente chiuso, perché assolutamente pericoloso per la nostra salute, come questi referti che si allegano dimostrano". Questa la richiesta la sindaco, non mancando di evidenziare altri fatti da tempo vengono segnalati. "Come ben sa infatti abbiamo anche sintomi di malesseri come bruciore, lacrimazione, difficoltà a respirare – spiega ancora il Comitato –. Peraltro la polvere nera che si deposita tutti i giorni fuori casa è la prova tangibile di questo disumano disagio".

Maurizio Baglioni