
Banconote al posto di bottiglie sigillate. Pagamenti e scambi di denaro invece che onde e correnti marine. Cambia lo strumento, ma l’intenzione di comunicare un messaggio di speranza agli altri rimane immutata. "L’amore è attenzione. Anima Mundi. S.Tamaro" è il testo del messaggio, tratto da uno dei suoi libri più conosciuti, che la scrittrice triestina Susanna Tamaro ha deciso di lasciare impresso a matita su una banconota da 10 euro, spesa una decina di giorni fa ad Orvieto scalo.
"In un momento come questo di fragilità e di negatività forse abbiamo bisogno più che mai che un pizzico di poesia entri nelle nostre vite", dice l’autrice, che vive a Porano, in un video su Facebook per spiegare la ragione del proprio gesto. La Tamaro aggiunge che quella scelta è, in effetti, la sua frase preferita.
"Chissà che non arrivi nelle mani di uno di voi? - si chiede rivolgendosi ai suoi follower –. In fondo i messaggi scritti sulle banconote non sono molto diversi da quelli lanciati nelle bottiglie. Una volta che lasciano le tue mani se ne vanno misteriosamente in giro per il mondo sperando di essere intercettate da qualcuno capace di apprezzare il messaggio". Era stata la stessa scrittrice, un mese fa, a proporre sempre su Fb l’idea di scrivere un messaggio su una banconota, chiedendo ai lettori di suggerire una frase da "lanciare nel mondo". "Molte delle vostre erano bellissime – scrive oggi la stessa Tamaro – ma purtroppo non ci stavano nel ristretto spazio dell’euro. Ho usato la matita perché temevo che l’inchiostro invalidasse questi soldi modernamente asettici".
Il post della celebre scrittrice ha superato in poche ore i 1.100 like e raccolto molti messaggi di apprezzamento. Ad Orvieto e immediati dintorni, intanto, è già partita la caccia alla banconota. Prima dell’emergenza covid, presentando proprio ad Orvieto il suo ultimo romanzo, Susanna Tamaro aveva parlato per la prima volta della sindrome di Asperger, la forma di autismo di cui soffre e che le rende sempre più difficoltosa la gestione dei rapporti sociali. Era stata, quella, l’occasione per annunciare al proprio pubblico ed ai molti suoi affezionati lettori l’addio ad ogni forma di contatto sociale, come presentazioni di libri, partecipazioni ad eventi e altre forme di socialità. Una decisione che, di lì a poco, si sarebbe trasformata in una scelta obbligata per milioni di persone.
Cla.Lat.