Processo Meredith, respinta la richiesta di risarcimento per Sollecito

La Corte d'appello di Firenze ha rigettato la richiesta. Assolto definitivamente dall'accusa di omicidio, Sollecito aveva chiesto oltre 500mila euro di risarcimento per quasi quattro anni passati in carcere

Raffaele Sollecito attorniato dai giornalisti  con il suo avvocato Giulia Borgiorno

Raffaele Sollecito attorniato dai giornalisti con il suo avvocato Giulia Borgiorno

Firenze, 11 febbraio 2017 - La Corte d'appello di Firenze ha rigettato la richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione avanzata da Raffaele Sollecito, definitivamente assolto dall'accusa di aver partecipato all'omicidio di Meredith Kercher, la giovane studentessa inglese uccisa a Perugia nella notte del 1° novembre 2007.

Sollecito aveva chiesto oltre 500mila euro per i quasi quattro anni passati in cella prima di essere scarcerato. Secondo quanto riporta l'Ansa i giudici toscani avrebbero ritenuto contraddittorie le sue dichiarazioni nella fase iniziale dell'indagine.

Amareggiata e "sbigottita" la reazione di Sollecito, riferita all'Ansa da Giulia Bongiorno, uno dei suoi avvocati: «Credevo di avere vissuto le pagine più nere della giustizia italiana ma devo rilevare che oggi ne è stata scritta un'altra che mi lascia sbigottito», Per Sollecito - ha aggiunto Bongiorno - il risarcimento chiesto era «sacrosanto».

Bongiorno ha rilevato "una moltitudine di errori nella ricostruzione dei fatti oltreché a livello documentale. Faremo ricorso in Cassazione".

Di "storia infinita e assurda" ha parlato l'avvocato Maori. "Una vicenda nella quale - ha aggiunto - l'unico dichiarato colpevole, Rudy Guede, tra poco uscirà dal carcere dopo avere scontato una condanna ridottissima (16 anni dopo essere stato processato con il rito abbreviato, ndr)".