Mercato coperto, il gestore adesso si ritira

L’Ats che si era aggiudicato le attività della struttura rinuncia (senza pagare penali). E ora il Comune va a caccia di un altro soggetto

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Si ricomincia da zero. Il Mercato Coperto non decolla neanche stavolta. Nelle prossime ore, infatti, l’Associazione temporanea d’imprese comunicherà formalmente il proprio ritiro dalla partita, ovvero dal bando di assegnazione della gestione della struttura che si era aggiudicata nel 2018. Fonti di Palazzo dei Priori rivelano di aver già ricevuto la comunicazione informale da parte della Nuova Mercato Coperto (questo il nome della società) del passo indietro. Più di quattro anni di tira e molla, una serie di proroghe, la pandemia e l’aumento dei costi delle materie prime hanno fatto saltare tutto. Ma ci sarebbe davvero da chiedersi se quel bando, che metteva paletti precisi e pareva costruito su misura, fosse così appetibile e funzionale al Mercato Coperto. Appetibile forse no: lo dimostra il fatto che si è presentato soltanto un soggetto, costituito da tutta una serie società e associazioni di categoria, che alla fine hanno dovuto rinunciare. I vincoli che sono stati messi hanno sconsigliato chiunque (tranne l’Ats ovviamente) a presentarsi. Le attività da svolgere nella struttura non erano veramente così interessanti e men che meno remunerative. In quel lontano 2014, quando l’allora assessore comunale Michele Fioroni presentò il rilancio del Mercato, si capì subito che con la ristorazione e i prodotti di eccellenza si andava poco lontano. La Nuova Mercato Coperto in realtà ha contestato la breve durata del bando (9 anni rorogabili), poiché con quei tempi non ce l’avrebbe fatta a rientrare con i costi. E’ stato persino loro proposto di scorporare l’investimento sull’impiantistica, ma anche con questo passaggio il Piano economico e finanziario non si reggeva. A quanto pare comunque a carico dell’Ats non ci sarà alcuna penale: nel bando non è prevista per chi si ritira, fatto che in molti fanno notare sia piuttosto insolito. A questo punto il Comune è pronto a riscrivere il bando che sarà molto più aperto, probabilmente di lunga durata, con una penale e soprattutto cge preveda funzioni di forte attrattore. Davvero è arrivato il tempo della Città del cioccolato? Eugenio Guarducci, interpellato dal cronista, su questo è caustico. "Non sono in ferie…".

Michele Nucci