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Memoriale e Centro studi, per non dimenticare il campo di concentramento e la deportazione

Sono arrivati a compimento ieri il “Memoriale del campo di concentramento di Colfiorito“ e il Centro studi dell’internamento e...

Memoriale e Centro studi, per non dimenticare il campo di concentramento e la deportazione

Sono arrivati a compimento ieri il “Memoriale del campo di concentramento di Colfiorito“ e il Centro studi dell’internamento e della deportazione. "Il progetto del Museo della Memoria dell’Internamento, del Museo del ‘Campo’ che fu uno snodo importante nel sistema concentrazionario realizzato dal regime fascista tra il 1940 e il 1943 presso le "Casermette" di Colfiorito, ha origini lontane – dice la presidente dell’Officina della Memoria, Rita Zampolini –. Un lavoro di riscoperta, conoscenza e progettazione fu avviato già dal 1995, ed è stato perseguito negli anni da diversi studiosi e volontari. Un primo impulso ci fu nel 2001 in occasione del lavoro scolastico dell’Istituto “Alunno“ da cui scaturì la pubblicazione ‘Nessuno lo chiamava il campo..."Le casermette" di Colfiorito: luogo della memoria della deportazione civile italiana’ e poi nel 2003 con l’apposito convegno a cura dell’assessorato alla Cultura, con molteplici interazioni tra scuole e ricerca". Quindi al 2013, con la progettazione definitiva e nel 2018 il progetto al bando del Gal. L’approvazione a quella iniziativa arrivò nel 2019: 97mila euro per il progetto. "Dopo varie vicissitudini a seguito della riforma del Terzo Settore prima e della pandemia poi, la realizzazione del Memoriale ha ricevuto nuovo impulso a partire da settembre 2021, col rinnovato assetto de “L’Officina“ secondo normativa, e con ulteriori studiosi impegnati nella sua concretizzazione". Dalla Zampolini il grazie anche a tutti quelli che hanno reso possibile l’evento: la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, il liceo Frezzi – Beata Angela, la Provincia di Perugia e ai soci arrivati nel 2021 come Aned Umbria e Aned nazionale. Un pensiero anche al presidente precedente dell’Officina, Manlio Marini "che con la sua squadra ha posto le fondamenta dell’odierno Memoriale".

Al.Or.