Maxi-incendio in via Morandi In corso gli accertamenti tecnici

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Tecnici ed esperti al lavoro per fare chiarezza sull’incendio che mercoledì scorso ha distrutto una palazzina e il magazzino annesso in via Morandi. Un lavoro lungo, iniziato subito dopo lo spegnimento del fuoco che ha reso inagibile l’edificio di due piani e distrutto ed un capannone facendone crollare il tetto, peraltro in eternit. I vigili del fuoco hanno lavorato per tutto il pomeriggio dell’altro ieri e fino a notte fonda alla messa in sicurezza dell’edificio, supportati da carabinieri e polizia locale che hanno isolato la zona deviando il traffico, ripreso nel primo pomeriggio di ieri. Sempre ieri sono proseguiti i controlli dei pompieri, accompagnati dai militari e dei tecnici dell’Arpa. Da sottolineare l’intervento degli specialisti del Nucleo investigativo antincendi con speciali attrezzature: l’intento è quello ricostruire la causa e le varie fasi dell’incendio, attribuito inizialmente a un corto circuito (che deve essere confermato dalle indagini tecniche) e le eventuali responsabilità. Intanto la Procura, come atto dovuto, ha aperto un fascicolo. I tecnici dell’Arpa hanno proseguito le analisi sull’inquinamento della zona, un’area di circa un quadrato, provocato dal fumo densissimo, una imponente colonna nera durata per ore; al momento resta attiva l’ordinanza del Comune che limita le attività all’aperto, con priguardo a quelle di natura ludico sportiva; chiede di mantenere chiuse le finestre nel caso di fumi persistenti e maleodoranti; vieta il consumo dei prodotti coltivati nell’area se non dopo un lavaggio. Ieri una seconda ordinanza ha intimato ai proprietari dell’immobile e all’affittuario del capannone interventi di bonifica e messa in sicurezza.

Pa.Ip.