REDAZIONE UMBRIA

Matrimonio ’bloccato’ Si indaga per chiarire tutte le responsabilità

Restano dei lati oscuri nella vicenda della 28enne disabile che si apprestava a sposare un clandestino

Il matrimonio è stato bloccato, ma sono ancora molti i punti interrogativi da chiarire soprattutto attorno alle eventuali responsabilità di altre persone nella vicenda. La storia è quella della giovane di 28 anni promessa in sposa ad un coetaneo clandestino di nazionalità marocchina: i due si sarebbero dovuti sposare ieri in comune a Umbertide, ma i carabinieri hanno sequestrato tutti i documenti. A gravare sul matrimonio il sospetto che fosse combinato allo scopo di far ottenere all’immigrato, la cittadinanza italiana. Ad avanzare i sospetti su quell’unione un dipendente comunale a cui si erano rivolti i due giovani per i documenti. L’atteggiamento sfuggente dell’immigrato, il fatto che la ragazza avesse una disabilità di natura psichica, per altro già nota ai servizi sociali del Comune, la fretta dei due nel voler accelerare le pratiche: sono gli elementi che hanno insospettito il dipendente. Così alla viglia del matrimonio, all’Ufficio anagrafe sono arrivati i carabinieri. Ora si indaga su alcuni aspetti ancora poco chiari di questo matrimonio. "Quanto emerso nei primi atti delle indagini, ancora in pieno svolgimento – dicono i carabinieri – porta a ritenere fondato il sospetto di un matrimonio meramente strumentale, i cui termini e le persone implicate sono in via di accertamento". Chi ha messo in contatto i due? E perché? Qual era il reale scopo di questa unione? Punti interrogativi sui quali anche la Procura della Repubblica di Perugia vuole vederci chiaro tanto che ha emesso un decreto di sequestro di tutta la documentazione rendendo di fatto impossibile la cerimonia.