ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Masciotti scende in campo: "È una dichiarazione d’amore per la mia città"

Il candidato a sindaco della coalizione progressista si presenta: "Lo faccio per i figli miei e di Foligno. Ridiamo stimolo alla gente di buona volontà".

Masciotti scende in campo: "È una dichiarazione d’amore per la mia città"

Masciotti scende in campo: "È una dichiarazione d’amore per la mia città"

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"La mia candidatura è una dichiarazione d’amore alla città". È partita la corsa alla carica di sindaco di Mauro Masciotti, scelto della ‘coalizione progressista’ di Pd, M5S, Foligno in Comune, Foligno 2030 e Patto x Foligno. Ieri il debutto, insieme ai vertici regionali della coalizione, su tutti Tommaso Bori (Pd) e Thomas De Luca (M5S) e a tutta la coalizione folignate che, dopo qualche mese di false partenze, ha individuato il nome su cui puntare. Mauro Masciotti, 57 anni, ferroviere, è l’ex direttore della Caritas diocesana e porta con sé un trascorso di impegno civile e sociale, oltre che il suo essere cattolico moderato. Una collocazione ribadita con le citazioni di Giorgio La Pira, "ispiratore con la sua utopia politica" e don Tonino Bello, il prete attivista per i poveri, i tossicodipendenti e i lavoratori: "Rispetto alle nostre difficoltà non possiamo che vivere di speranza, abbiamo bisogno di portarla ai nostri concittadini e alla comunità".

Masciotti, dismessi i panni di diacono, è già a fuoco: "Passo da un lungo periodo di solidarietà ad una missione che mi chiede un impegno ancora più alto. La mia scelta – ha aggiunto – deriva da un disagio come genitore e come cittadino. Alla mia età, la mia generazione non può vivere in maniera neutrale aspettando che gli altri si adoperino per noi ma c’è bisogno di scendere in campo. Lo faccio per i miei figli e per i figli della nostra città. Abbiamo troppi figli che vivono lontano da Foligno. È importante ridare lo stimolo alla gente di buona volontà. Apprezzo quello che mi è stato chiesto, e anche il modo, dal campo largo perché soltanto insieme potevamo avere una speranza da poter dare".

L’idea di Masciotti è "rappresentare quello che gli altri non possono rappresentare. La mia discesa in campo è una dichiarazione d’amore alla città, d’altronde il mio è stato un percorso del gambero per poter tornare, mettendo anche a repentaglio la mia vita lavorativa. Ho preso per anni le ferie il giorno del bando della Quintana e voglio riportare questo orgoglio in ognuno di noi". La prima è dunque una dichiarazione d’intenti. Per il programma ci sarà tempo. Lanciato qualche messaggio anche agli altri candidati: "Mi aspetto una campagna elettorale propositiva, che deve servire a far crescere la nostra comunità. Non mi interessano veleni e odio, spero che questo sia compreso e accettato da tutti i candidati. Questo dovrà essere il mio percorso di accompagnare la nostra comunità".