
L’Umbria va al voto. Sono sessanta i sindaci da eleggere. Un esercito di 224 liste
Sessanta sindaci da eleggere, per i quali saranno chiamati al voto 415.633 umbri, circa il 62% del totale degli elettori aventi diritto nella nostra regione. Che sono oltre 662 mila e che – questi sì – hanno il diritto di recarsi alle urne per le elezioni europee.
In totale comunque sono 147 i candidati a sindaco in Umbria e 224 le liste con un vero e proprio esercito di aspiranti consiglieri.
E poi domani sera alle undici sei piccoli comuni (Arrone, Costacciaro, Fossato di Vico, Ficulle, Lugnano in Teverina e Monteleone d’Orvieto) potrebbero avere già il sindaco: qui c’è infatti un solo candidato e se alle urne andrà il 50% + 1 degli elettori, l’elezione sarà automatica.
Questa è la tornata amministrativa più importante in Umbria, dato che vengono rinnovati ed eletti primi cittadini e consiglieri comunali nel 65 per cento dei comuni (60 su 92 appunto) e l’attesa è davvero spasmodica. La città più importante, manco a dirlo è proprio Perugia: qui al voto sono chiamati 130.171 elettori di cui 62.322 sono uomini e 67.489 donne. Aventi diritto che rappresentano il 37% del totale in provincia di Perugia, che sono 353.114 (170.821 uomini e 182.293 donne). Sono 5 dunque i candidati a sindaco di Perugia, 569 quelli che aspirano a un posto da consigliere comunale (e magari da assessore) divisi in 19 liste, per un totale di 574 partecipanti alla competizione per entrare a Palazzo dei Priori dove c’è un posto per il primo cittadino, 32 per i consiglieri e almeno 6 o 7 per fare l’assessore (chi tra gli eletti verrà nominato in Giunta, infatti, dovrà dimettersi dalla carica di consigliere e al suo posto entrerà il candidato primo tra quelli che non ce l’hanno fatta.
Ecco allora i cinque: Vittoria Ferdinandi, centrosinistra, civici e Cinquestelle, sostenuta da Perugia Sanità Pubblica, Movimento 5 Stelle, Anima Perugia, Orchestra per la Vittoria, Alleanza Verdi Sinistra, Partito democratico, Pensa Perugia (sette liste). Poi Margherita Scoccia (centrodestra e civici) che ha 8 liste al seguito: Progetto Perugia, Lega, Fare Perugia con Romizi - Forza Italia, Perugia Civica, Fratelli d’Italia, Futuro Giovani, Udc-Unione di Centro, PerugiaAmica. Il terzo è l’ex calciatore del Perugia Davide Baiocco che ha presentato due liste a sostegno: Forza Perugia e Alternativa Riformista - Italexit. Poi Leonardo Caponi che è appoggiato dalla lista Pci-Perugia contro la guerra e neoliberismo. E infine Massimo Monni (area centro-socialisti-Italia viva) che ha una lista a sostegno, Perugia Merita.
Tornando ai numeri ricordiamo che a Foligno gli elettori sono 44.687, a Gubbio 27.255, Orvieto con 19.689, poi c’è Bastia con 17.035, Marsciano 14.229 e Castiglione del Lago (12.033): questi 6 (più Perugia 7) hanno tutti oltre 15mila residenti e quindi interessati da potenziali ballottaggi. Gli altri ‘grandi’ territorio sono Gualdo Tadino (12.266 aventi diritto) e Magione (11.991), ma finiti sotto la soglie dei 15mila residenti. Ecco dunque i 53 comuni sotto i 15 mila abitanti chiamati al voto: Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Cerreto di Spoleto, Citerna, Città della Pieve, Collazzone, Costacciaro, Fossato di Vico, Fratta Todina, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Gualdo Tadino, Lisciano Niccone, Magione, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Montefalco, Montone, Norcia, Paciano, Panicale, Piegaro Pietralunga, Preci, San Giustino, Sant’Anatolia di Narco, Scheggia e Pascelupo, Sellano, Sigillo, Spello, Torgiano, Tuoro sul Trasimeno, Vallo di Nera, Acquasparta, Allerona, Alviano, Arrone, Baschi, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecchio, Montefranco, Montegabbione, Monteleone d’Or vieto, Penna in Teverina, Polino, Porano, San Gemini, San Venanzo, Stroncone.