Via libera, all’unanimità, alla seconda inchiesta pubblica del Comune. Questa volta la richiesta licenziata dal Consiglio è per il progetto di impianto eolico industriale chiamato ‘Fondi e Collecroce’ che riguarderà i territori dei comuni di Foligno, Nocera Umbra e Serravalle di Chienti. Il Consiglio comunale, dopo il parere di luglio sul progetto di Monte Burano, si è espresso di nuovo. "Chiediamo l’atto di massima concertazione consentito – così l’assessore all’urbanistica Decio Barili – e non potremo che rilasciare parere negativo sull’ennesimo progetto". Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato il 9 settembre l’istanza di procedibilità dell’intervento, sottoposto a Via. Da lì ci sono 30 giorni per presentare le osservazioni e 40 per fare richiesta di inchiesta pubblica. Il progetto in questione, presentato da Energia Ecosostenibile, è di 60 megawatt e 10 aerogeneratori divisi tra Foligno e Nocera, con la batteria di accumulo a Serravalle. Per Barili l’intervento ricadrà su aree adiacenti alle zone Sic e quindi protette. Troppo dunque l’impatto delle strutture, tra realizzazione e trasporto. Per David Fantauzzi (M5S) l’unico elemento che potrebbe bloccare le realizzazioni sarebbe la mappa delle zone idonee e non della Regione, "ma che probabilmente non arriverà, vista la fine della legislatura". Proprio la Regione ha trattato l’argomento martedì scorso, con due mozioni, una del Pd e l’altra del centrodestra, rimandate però in commissione. Entrambe sollecitano la Giunta a individuare le aree non idonee a impianti eolici.
Alessandro Orfei