"L’ordinanza della Procura di Perugia alla base del 41 bis ad Alfredo Cospito"

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"Vorrei ricordare che la procura di Perugia è una delle procure che ha emesso un’ordinanza cautelare nei confronti di Alfredo Cospito, anzi la nostra ordinanza cautelare è stata valutata proprio come uno degli elementi per applicare il 41bis a Cospito perché noi contestavamo specificatamente l’ipotesi di istigazione a delinquere fatta mentre era in carcere".

E’ quanto ha detto il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia Raffaele Cantone intervenendo nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul tema delle intercettazioni in Commissione Giustizia del Senato. "La procura di Perugia – ha anche sottolineato Cantone – ha adottato cautele particolari nell’utilizzo del trojan: si richiede il visto preventivo da parte del procuratore". E dal punto di vista numerico, ha inoltre fatto notare, le intercettazioni fatte con il trojan "sono marginali e legate a indagini di terrorismo, criminalità organizzata e corruzione". Il riferimento all’ ordinanza cautelare per Cospito, che è stata valutata come uno degli elementi per applicare il 41 bis, era relativo all’inchiesta denominata Sibilla (settembre 2021 tra Umbria e Lombardia) riguardante una quindicina di anarchici e anarchiche, con sei misure cautelari in relazione all’accusa di istigazione a delinquere con l’aggravante della finalità di terrorismo e un mandato d’arresto in carcere proprio per Alfredo Cospito (all’epoca già recluso a Terni); gli arresti domiciliari con tutte le restrizioni per un anarchico di Spoleto e l’obbligo di dimora nel comune di residenza congiunto all’obbligo di firma tre giorni a settimana per altri quattro.