Lite tra fratelli: motivi economici E’ la polizia a riportare la calma

A scatenare il diverbio la mancata contribuzione di uno dei due alle spese domestiche

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Lite tra fratelli riportati alla calma dalla polizia (foto). La chiamata è arrivata al numero unico di emergenza, segnalando una lite tra un uomo e la sorella, una cittadina italiana classe 1982. A richiedere l’aiuto della Polizia di Stato è stata la figlia della donna, preoccupata per l’atteggiamento aggressivo dello zio. Giunti sul posto, gli agenti della Squadra Volante hanno trovato il 40enne che, ancora in preda all’agitazione, inveiva contro il fratello. Dopo aver riportato alla calma le parti, gli operatori hanno sentito l’uomo che ha spiegato ai poliziotti di aver avuto una lite verbale con la sorella per motivi economici.

Anche la 40enne ha confermato che la lite verbale si era originata dalla mancata contribuzione del fratello – convivente con lei, il marito e la figlia – alle spese domestiche. Gli agenti, vista la situazione di tensione, hanno invitato le parti a tenere una condotta meno aggressiva, anche a tutela della figlia che, in quell’occasione, si era spaventata a tal punto da chiamare la polizia. Il caso è stato inserito nell’applicativo interforze Scudo.

Il software di supporto alla gestione delle attività di "pronto intervento" è di fondamentale importanza nell’ambito della prevenzione e del contrasto dei fenomeni connessi alle violenze domestiche o di genere. L’applicativo, destinato agli operatori delle Forze dell’Ordine impegnati nei servizi di controllo del territorio, integra i sistemi operativi multimediali e informativi già in uso alle Forze di Polizia.