
Lite sul turismo "Presenze ok Mancano i cinesi"
TODI – La città di Jacopone ha la maglia nera del turismo regionale? "Se non sono stati ancora raggiunti i livelli del 2019 è per il venir meno, come più volte spiegato, delle comitive asiatiche, ma la tendenza, anno su anno, è positiva": con queste parole il vicesindaco Claudio Ranchicchio risponde alla minoranza consiliare e legge in positivo i dati turistici, preferendo concentrarsi sul fatto che nei primi cinque mesi del 2023 le presenze sono aumentate del 16,2 rispetto al 2022. "Attingendo ai dati ufficiali della Regione – replica - è possibile verificare che rispetto al 2019 c’è appunto il venir meno di quasi 9mila arrivi e 11mila presenze straniere, facilmente riconducibili, grazie all’incrocio con i pagamenti della tassa di soggiorno, proprio alla struttura alberghiera che è stata privata da quella tipologia di turismo straniero per il quale funzionava da hub di passaggio". Che il fenomeno non sia un caso isolato a Todi lo si ricava anche dai documenti del "China Outbound Tourism Research Institute" diffusi da European Travel Commission e riprese da Enit. "Consultando queste fonti - sottolinea il sindaco Ruggiano - si apprende che al momento il flusso dei cinesi in Italia è pari al 30% dei livelli del 2019 e che solo dal 15 marzo 2023 l’Italia è entrata a far parte della lista delle destinazioni autorizzate anche per i gruppi. Gli stessi studi prevedono che soltanto nel 2024 il numero di viaggi outbound dalla Cina potranno superare i livelli del 2019". Per Todi si apre la stagione dei festival e dei grandi eventi, dal Festival del cinema agli Internazionali di tennis, dalle Mongolfiere al Todi Festival, dalle escursioni di Media Valle Tour agli altri eventi dell’estate. S.F.