
Castiglione, è in fase di assemblaggio sulla riva del Trasimeno. Piattaforma quadrata di 8 metri per ciascun lato, alimentata con sole energie rinnovabili.
L’isola luminosa è pronta al varo: galleggiando di notte catturerà i chironomidi. Quando nel 2019 ne scrivemmo per la prima volta su queste colonne il progetto dell’ingegnere Leonardo Spacone sembrava un sugno futuristico ad occhi aperti. Adesso il primo esemplare di Isola galleggiante cattura moscerini è in fase di assemblaggio sulla riva del lago e pronto a toccare l’acqua già agli inizi della prossima settimana. Si tratta della piattaforma quadrata di 8 metri per ciascun lato, alimentata con sole energie rinnovabili, che di notte solcherà il lago per attirare e catturare nubi di chironomidi nella fase del tanto odiato sfarfallamento. Il progetto di controllo dei tanto problematici insetti si inserisce nell’approccio multidisciplinare di intervento salute-ambiente-clima necessario con i cambiamenti climatici e in particolare di quelli dei bacini delle acque interne. Negli anni passati (2017-2021) con studi fino al 2023 e grazie al finanziamento della Fondazione Brunello Cucinelli e Federica Cucinelli, in collaborazione con l’Università degli studi di Perugia, sono stati realiz?ati studi specifici sulle abitudini dell’insetto e inoltre anche sperimentati nuovi progetti come le macchine attrattiveche offrono opportunità concrete di mitigazione del problema dei massivi sfarfallamenti sfruttando approcci innovativi a bassissimo impatto ambientale nel bacino del Trasimeno. Il sistema della isola luminosa fonda la propria operatività nell’attrazione luminosa e successiva cattura dei chironomidi senza utilizzare sostanze o prodotti contaminanti l’ambiente lacustre, è realizzata con materiali metallici di lunga durata nel tempo e con un inesistente impatto sulle caratteristiche chimico-fisiche delle acque del lago stante l’inesistenza di scambio di materiali o sostanze tra le macchine e l’ambiente acquatico. La stessa cosa vale per la biologia del lago in quanto la selettività con cui vengono catturati questi insetti garantisce l’obiettivo di riduzione delle larve di chironomidi per mezzo della cattura degli esemplari adulti soprattutto femmine in stato pre-riproduttivo, senza con questo a modificare gli equilibri trofici dell’ecosistema.
Nei prossimi giorni verrà varato il primo isolotto, valutandone gli effetti e l’efficacia non si esclude che potrebbero anche esserne piazzati altri esemplari nei pressi delle zone turistiche, sempre in mezzo al lago e senza rischi per l’ambiente.