Nessuna devastazione e nessun saccheggio ai danni della storica biblioteca Girolamini di Napoli, da cui vennero comunque trafugati migliaia di libri di enorme valore culturale ed economico. Lo ha stabilito la prima sezione penale del Tribunale di Napoli di fronte alla quale è comparso anche l’orvietano Massimo Marino De Caro, che era già stato condannato perchè ritenuto colpevole di aver trafugato molti volumi di pregio nel periodo in cui era direttore della prestigiosa istituzione culturale. Episodi per i quali De Caro, già collaboratore del senatore Marcello dell’Utri e dell’ex presidente della Regione Veneto, Galan, era stato in precedenza condannato a sette anni di reclusione, oltre dieci anni fa. De Caro ha ora riportato una nuova condanna ad altri cinque anni e tre mesi, assolti però lui e tutti gli altri 12 imputati dall’accusa di saccheggio e devastazione. Assoluzione piena invece per don Sandro Marsano, sacerdote preposto della Congregazione degli Oratoriani di Napoli. Disposta la confisca di beni immobili e mobili dei condannati fino al raggiungimento della somma di otto milioni e mezzo di euro. Disposto infine il dissequestro e la restituzione del materiale librario dei Girolamini e della biblioteca statale Oratoriana annessa al monumento nazionale dei Girolamini. "Ho delle responsabilità gravissime. Ho sottratto i libri alla biblioteca ed è un cruccio che porterò con me per il resto della mia vita. Ma tenevo a che venisse fuori la verità sul fatto che io non ho devastato quella biblioteca e così finalmente è stato - è stato il commento di De Caro – . Ho lasciato la biblioteca meglio di come l’ ho trovata. Sconfitta per coloro i quali hanno fatto carriera sulla base di una falsità continuando ad affermarla ai media volevano far diventare verità giuridica". Cla.Lat.
CronacaLibri rubati, stavolta tutti assolti. Caduta l’accusa di devastazione