
Dopo anni di maltrattamenti la moglie lo lascia, lui non si arrende, la pedina e arriva addirittura a minacciarla di morte, ma ora finisce sul banco degli imputati. Il personale della Polizia di Stato del Commissariato di Spoleto ha dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Spoleto, nei confronti di un uomo di 42 anni responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie. Gli accertamenti effettuati dai poliziotti, costantemente coordinati dalla Procura della Repubblica di Spoleto, hanno messo in luce le numerose vessazioni fisiche e psicologiche perpetrate negli ultimi anni dal 42enne. È emerso che il marito, nel corso degli ultimi anni, si era ripetutamente lasciato andare a offese, minacce e aggressioni contro la moglie. Quando la donna, alcuni mesi fa, aveva deciso di lasciarlo, l’uomo, anziché cambiare atteggiamento, ha dato vita in più occasioni a pedinamenti e appostamenti fuori dal luogo di lavoro, arrivando persino a minacciarla di morte. La donna esausta da questi comportamenti ha vuotato il sacco ed è quindi scattato l’indagine. Al termine degli accertamenti dei poliziotti e ricostruita compiutamente la vicenda, la Procura della Repubblica di Spoleto ha contestato all’uomo il reato di maltrattamenti in famiglia, facendo richiesta di applicazione di una misura cautelare a suo carico. Il G.I.P. del Tribunale di Spoleto quindi ha emesso un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie. Il divieto è stato corredato da quello ulteriore di mettersi in contatto con qualsiasi mezzo con la persona offesa. Si tratta dell’ennesimo caso di violenza di genere. Neanche una settimana fa infatti sempre gli agenti della polizia hanno dato esecuzione alla misura degli arresti domiciliari nei confronti di un altro 42enne che aveva violato la misura di avvicinamento alla ex. L’uomo, con a carico pregiudizi per minacce e atti persecutori, violazione di domicilio, danneggiamento e reati in materia di sostanze stupefacenti era stato allontanato dalla casa familiare. Il pregiudicato, però, ha violato il provvedimento, a metà maggio è stato nuovamente sorpreso ed è stato arrestato. In conseguenza delle violazioni commesse tentando di avvicinare ancora la ex, il Tribunale di Spoleto ha sostituito la misura cautelare a suo tempo applicata con quella più grave degli arresti domiciliari.