
Le spine del Nuovo Curi Il Comune fa ’melina’ "Valutiamo le due ipotesi"
"Questa non è la sede nella quale si può parlare del progetto presentato da alcuni imprenditori sul Nuovo Curi. Posso soltanto dire che stiamo facendo le nostre valutazioni e che in tempi brevi decideremo quale strada intraprendere: se quella della ristrutturazione diretta da parte del Comune o quella del project financing". Parla a braccio e non si sbilancia l’assessore comunale allo Sport, Clara Pastorelli, che ieri è intervenuta in Commissione bilancio (c’era discussione e votazione sul documento preventivo 2023) e ha parlato del possibile restyling dell’impianto. Pastorelli resta vaga, non entra nel dettaglio della questione, nonostante le sollecitazioni ad avere chiarimenti da parte dei consiglieri di opposizione Francesco Zuccherini (Pd) e Francesca Tizi (Cinquestelle). La situazione d’altra parte è complessa e una parola fuori posto potrebbe creare incomprensioni che Palazzo dei Priori sullo stadio non può più permettersi per motivi diversi. A cominciare dalla situazione di classifica della squadra biancorossa, molto precaria, fino alla "pretesa" della Arena Curi Srl (la società che ha presentato il progetto) che ha chiesto chiaramente agli amministratori la massima riservatezza.
Le cose stanno così: il Comune attende la risposta sui chiarimenti chiesti agli investitori per fare le proprie valutazioni - con l’ausilio del Dipe -, prima di dichiarare o meno l’interesse pubblico dell’opera. L’altra strada è quella seguita per rifare la Curva Nord per dirla in breve. Ottenere fondi e ristrutturare con le proprie forze il Curi che, come ha detto il dirigente comunale Paolo Felici, è un impianto ‘a fine vita’. Per questo in bilancio sono stati stanziati 800mila euro per i lavori da effettuare all’interno dell’impianto nel 2024 più altri 780mila euro per questo 2023. C’è insomma più di un milione e mezzo alla voce "intervento sostituzione gradoni stadio" più i ‘soliti’ 320mila che ogni anno destinati alla manutenzione straordinaria dell’impianto (che anticipa la società e che poi il Comune liquida a lavoro effettuati).
Tecnicamente dunque si stratta di un importo iscritto a bilancio di 2,2 milioni complessivi in due anni che potrebbero servire a continuare le ristrutturazione a stralci del Curi: una cifra che, visto l’importo speso l’anno scorso per la Curva Nord, andrebbe quasi interamente investita per rifare la gradinata.
Michele Nucci