STEFANO CINAGLIA
Cronaca

Largo Cairoli, Convento “spacciato“. Valorizzati solo i reperti romani

Michele Rossi: "Decisione assurda". L’assessore Marco Iapadre: "No interruzioni, via al secondo stralcio" .

Gli scavi di Largo Cairoli e alcuni dei reperti emersi

Gli scavi di Largo Cairoli e alcuni dei reperti emersi

"A Terni ci permettiamo pure di distinguere reperti di serie A da reperti di serie B (quelli del Convento). Assurda e inspiegabile la decisione di rinterrare ciò che è emerso del seicentesco Convento delle Carmelitane". E’ l’amaro post di Michele Rossi di Terni Civica rispetto alla scelta del Comune, riguardo gli scavi di Largo Cairoli, di dare luce solo ai reperti romani tralasciando quelli del Convento che, come era stato sancito anche in commissione consiliare, torneranno sotto terra. La stessa Soprintendenza avrebbe dato il via libera a Palazzo Spada, “conservando“ così il Convento in attesa di tempi migliori. Insomma pietra tombale sul povero Convento seicentesco delle Carmelitane intitolato a San Giuseppe e Santa Teresa. "Decisione che non accettermo mai – incalza Rossi che tanto si è battuto per ridare dignità al Convento emerso dagli scavi –. Sarebbe stata la migliore occasione per realizzare un vero e proprio “giardino archeleogico“ che racconta la città nelle sue varie fasi, che hanno la stessa dignità storica. Purtroppo così non sarà". "Questa amministrazione - dichiara l’assessore all’urbanistica Marco Iapadre - non solo ha sbloccato il cantiere di Largo Cairoli ma ha messo a punto le procedure affinché non ci siano ulteriori interruzioni, abbiamo infatti avviate l’iter di gara per il secondo stralcio, affinchè ci sia continuità tra i due interventi. Abbiamo guadagnato mesi preziosi che ci consentiranno di mettere a punto, oltretutto, il terzo, definitivo, stralcio, quello che riguarderà la valorizzazione della porzione di muro romano".