REDAZIONE UMBRIA

Lago di Corbara soffocato dai rifiuti

Orvieto: i volontari di Plastic free raccolgno mille chili di immondizia in “sole“ due ore di lavoro

Una quantità impressionante di rifiuti raccolti nell’arco due ore dai volontari dell’associazione Plastic free sulle sponde del lago di Corbara. Il “bottino“ è veramente di tutto rispetto, oltre una tonnellata di materiale di vario genere abbandonato lungo le rive del lago e, in parte, trascinato a valle a Corbara dal corso del Tevere. L’operazione di pulizia dimostra, ancora una volta, l’allarmante situazione ambientale che contraddistingue da molto tempo un’area naturalistica di grande pregio e notevole bellezza, le cui potenzialità turistica si è spesso cercato di attivare facendo, ad esempio leva, sul centro remiero di Corlago, la cui gestione è stata recentemente concessa dal Comune di Baschi alla Uisp. I volontari guidati dalla responsabile locale dell’associazione che ha carattere nazionale, Elena Franceschini, hanno fatto un grande lavoro con la dedizione e la passione che li caratterizza.

"In venticinque persone siamo riusciti a ripulire una parte importante del lago nella zona dell’abbazia San Gemini di Massa – dice Elena Franceschini – alla fine abbiamo portato via ben mille chili di rifiuti che sono veramente tanti. Abbiamo trovato di tutto, per la maggior parte enormi quantitativi di plastica, ma anche molte bottiglie di vetro. Abbiamo trovato anche reti da pesca, siringhe e flebo, batterie per auto, guaina isolante per tetti, tubi in plastica".

L’iniziativa di Plastic free, che ha avuto come sponsor l’azienda di Baschi Ciotti, evidenzia che le sponde del lago vengono utilizzate come vera e propria discarica a cielo aperto da molti soggetti, soprattutto persone che operano del settore dell’edilizia. Le cooperativa di pescatori del lago ha più volte denunciato le scorribande di pescatori stranieri che sono soliti accendere fuochi sulle sponde che poi lasciano regolarmente pieni di rifiuti. Il Comune di Orvieto, competente per un piccolo tratto delle spiagge, ha fatto sapere di aver attivato dei controlli tramite la polizia municipale per reprimere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, ma il monitoraggio è in realtà quasi impossibile a causa dell’estensione del territorio. L’iniziativa di Plastic free accende comunque un faro su una emergenza ambientale che è stata finora quasi completamente ignorata.

Cla.Lat.