La scuola può proteggere le donne Insegnanti a lezione anti-violenza

Emergenza vera anche in Alto Tevere: una chiamata di aiuto al giorno. Si mobilita il mondo dell’istruzione

La scuola può proteggere le donne  Insegnanti   a lezione anti-violenza

La scuola può proteggere le donne Insegnanti a lezione anti-violenza

Quello della violenza sulle donne è un fenomeno purtroppo in forte crescita, anche in Altotevere. Basta pensare che nel 2022 al centro antiviolenza di Città di Castello è arrivata di media una chiamata al giorno: in tutto 346 le telefonate ricevute in un anno. Di queste in ben 35 casi è iniziato un percorso attivo. Numeri che, meglio di tante parole, fotografano la situazione negli 8 comuni dell’Altotevere.

Per una nuova educazione, che passa anche nelle aule didattiche, da domani lunedì 5 giugno inizieranno un percorso di formazione una ventina di insegnanti della scuola primaria di Città di Castello per sensibilizzare il mondo dell’istruzione, offrire strumenti conoscitivi e di intervento, informare sui servizi che sono a disposizione nel territorio.

Un gruppo di circa 20 insegnanti dei plessi di Rignaldello e San Filippo lavorerà nella prima giornata con le docenti formatrici Elena Bistocchi e Maria Luisa Favitta, componenti di un pool di professionalità impegnato con vari compiti nel progetto (che comprende anche Saveria Ottaviani, Federica Invernizzi, Giulia Radi, Sara Pasquino e Giulia Romano).

"Lavorare ogni giorno sulle azioni di prevenzione e contrasto al terribile fenomeno della violenza contro le donne, che è in costante aumento, è un impegno che continuiamo a portare avanti con azioni concrete oltre le ricorrenze", dice l’assessore Letizia Guerri nel presentare l’iniziativa messa in campo dal Comune in collaborazione con l’associazione Liberamente Donna. Il progetto – coordinato dalla responsabile comunale del Centro Anti Violenza di Città di Castello Lorenza Scateni – è nato attraverso il confronto maturato con le dirigenze scolastiche nei tavoli di monitoraggio istituiti da un paio d’anni. Col finanziamento della Regione domani parte il primo modulo di formazione di un percorso che si articolerà attraverso successivi incontri tematici fino alla fine del mese di giugno, sempre in collaborazione con Liberamente Donna.

"Con questo ciclo di incontri puntiamo fortemente sulla collaborazione con le scuole per un’attività di formazione prefiggendoci di raggiungere uno degli obiettivi ritenuti indispensabili dai tavoli di monitoraggio, che sono il laboratorio principale da cui nascono i nostri progetti".