"La sanità è allo sbando" Botta e risposta sindacati-Asl sui servizi territoriali

Cgil, Cisl e Uil parlano di "reale disastro" che i cittadini "vivono sulla loro pelle". L’azienda replica: "Abbiamo implementato l’organico".

"La sanità è allo sbando"  Botta e risposta sindacati-Asl  sui servizi territoriali

"La sanità è allo sbando" Botta e risposta sindacati-Asl sui servizi territoriali

di Alessandro Orfei

Muro contro muro tra sindacati e Usl Umbria 2 sullo stato della sanità territoriale. Una nota firmata dai segretari aziendali di Cgil, Cisl e Uil, Giampiero Pincanelli, Pietro Cancellieri e Sandro Peciarolo, parla senza mezzi termini di "reale disastro". I tre rappresentanti dei lavoratori descrivono un’azienda "allo sbando" le cui conseguenze "le vivono sulla loro pelle i cittadini e le cittadine per la carenza dei servizi e i dipendenti che si trovano a lavorare in una completa assenza di organizzazione".

Nello specifico, i problemi evidenziati sono "la pianta organica con ruoli vacanti ed obsoleti, per cui è sempre più difficile erogare servizi di qualità, moderni e innovativi che aumentino la soddisfazione dell’utenza e degli operatori. Eppure, sono gli stessi che venivano chiamati eroi e che da tempo vengono considerati meno di zero da questa azienda". Lamentata la mancata applicazione delle norme introdotte dal nuovo contratto nazionale e l’assente "riconoscimento delle professionalità e della formazione degli operatori". Quindi evidenziate le criticità delle barelle in corsia, del futuro del presidio ospedaliero di Foligno "dove l’attività chirurgica è ridotta al minimo" e il destino "del fantomatico progetto del terzo polo ospedaliero" oltre che dell’ospedale di Amelia. Altrettanto dura è la replica della direzione generale che sceglie di partire dall’applicazione del contratto nazionale: "E’ stato sottoscritto il 2 novembre scorso ed è stata data pronta e tempestiva applicazione alla corresponsione degli arretrati dovuti". Per il contratto decentrato sarebbe invece mancata la proposta della parte sindacale. "Quali sono le ragioni dell’attacco duro e immotivato?". E sulle assunzioni: "Dal 2018 al 2022 questa Usl ha incrementato la dotazione organica del personale del comparto con particolare riguardo agli infermieri (+180 unità circa in servizio) e gli oss operatori sociosanitari (+70 unità circa in servizio). La Usl Umbria 2 inoltre in piena pandemia ha espletato il concorso per infermieri cui erano iscritti oltre 9000 partecipanti e la cui graduatoria è stata approvata a giugno 2021 con oltre 1200 idonei fornendo professionisti a tutto il Servizio sanitario dell’Umbria. L’azienda sanitaria ha espletato il mega concorso degli infermieri affrontando oltre alla complessità dovuta all’alto numero di partecipanti, anche le problematiche legate al Covid-19 e ai lockdown presenti in quel momento che prevedevano ferree misure di prevenzione e di controllo". E sull’ospedale di Foligno: "Non è vera la notizia di pazienti ricoverati in corsia se non per situazioni eccezionali, inaccettabili le dichiarazioni che screditano l’attività del reparto di chirurgia di Foligno. E il Terzo polo è un progetto di lungimiranza e strategia politica e sanitaria".