REDAZIONE UMBRIA

"La Regione ha bisogno di un’idea nuova"

Celebrati i 50 anni della nascita del Consiglio regionale in Umbria. La presidente Tesei: "Qui grandi differenze, ma facciamo squadra".

PERUGIA

"Ho svolto il mio incarico da consigliere regionale 50 anni fa con lo stesso spirito e lo stesso impegno con cui ho partecipato alla guerra di Liberazione contro l’esercito tedesco". Sono state tra le frasi più significative ed eloquenti quelle pronunciate ieri dal partigiano Francesco Innamorati: anche lui dall’alto dei suoi 95 anni ha voluto ricordare come ha svolto il suo incarico nell’Assemblea legislativa in quegli anni.

Lunedì 20 luglio 1970 la Regione dell’Umbria infatti diventava realtà, con il primo Consiglio regionale che si teneva nella Sala dei Notari. A distanza di 50 anni, proprio nello stesso giorno e luogo, questo importante anniversario è stato ricordato ieri con una iniziativa promossa dall’Isuc (Istituto per la storia dell’ Umbria contemporanea). Oltre ai rappresentanti dei vertici istituzionali regionali, consiglieri attuali e passati, erano presenti anche due figure storiche come il consigliere della prima Legislatura nonché fondatore dell’Isuc, Francesco Innamorati, e l’ex presidente della Regione, Francesco Mandarini.

E proprio con alcune voci dell’epoca accompagnate da foto, attraverso un filmato di sette minuti, i presenti hanno potuto ascoltare testimonianze audio di protagonisti di quel primo Consiglio regionale, come quella del presidente Fabio Fiorelli. A presentare il filmato è stato il Commissario straordinario dell’Isuc, Valter Biscotti, che ha ricordato come a 50 anni dalla prima seduta "viene celebrato oggi un momento fondante della democrazia di questa regione". A ricordare il primo presidente della Regione Umbria, Pietro Conti, è stata l’attuale governatrice Donatella Tesei sottolineando che "le istituzioni ora proseguono il percorso nel rispetto di chi ci ha preceduto". La presidente ha poi aggiunto che però "abbiamo bisogno di una progettualità nuova, una idea di futuro". "Siamo la terra delle grandi differenze ma che riescono a fare squadra" ha sottolineato per poi aggiungere. "Questo anniversario", secondo quanto affermato nelle conclusioni dal presidente dell’Assemblea legislativa, Marco Squarta, "non può non essere vissuto come momento di riconciliazione per un territorio che guarda al futuro, con molto da fare e ostacoli da superare, per un nuovo inizio e nuove prospettive". Anche da parte delle due vice presidenti dell’Assemblea legislativa, Paola Fioroni e Simona Meloni, sono arrivati i ringraziamenti a chi ha contribuito a scrivere questi 50 anni. Ora c’è bisogno "di tanto realismo" per Fioroni e "di sistemi snelli per valorizzare le peculiarità territoriali e salvaguardare un grande patrimonio".

Per il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, "in 50 anni di storia ci sono tante cose importanti da salvare ed ora anche la possibilità di valutare quello che invece può funzionare meglio".

In conclusione Giovanna Giubbini, la soprintendente archivistica dell’Umbria, ha illustrato il progetto dell’Archivio storico dell’Istituzione, con i 50 anni di storia del Consiglio regionale raccontati attraverso i documenti di archivio che via via sono stati raccolti negli anni. Deliberazioni del Consiglio regionale e interventi dei politici che vi si sono assecondati sono oggi disponibili on line sul sito della Soprintendenza. "Sono beni culturali a tutti gli effetti - ha detto - e con il tempo i vari documenti amministrativi sono divenuti fonti storiche che consentiranno alle generazioni future di conoscere il passato".