"Va e annuncia il Vangelo!" È il “mandato missionario” che il vescovo Ivan, insieme ai frati minori e ai sacerdoti diocesani, ha affidato a più di cento ragazzi nel consegnare a ciascuno di loro il “tau”, la croce francescana, simbolo della “Missione Giovani 2024” avviata con la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Donato all’Elce, vissuta anche in preparazione alla Giornata Mondiale Missionaria di domenica scorsa. Questi giovani, provenienti da comunità parrocchiali, associazioni, gruppi e movimenti presenti nelle sette Zone pastorali dell’Arcidiocesi, simbolicamente rappresentate da sette lumi accesi sull’altare, vivranno dieci giorni intensi nel portare la proposta cristiana ai loro coetanei.
All’omelia, il vescovo Ivan, nel ricordare le "regole d’ingaggio" dei giovani missionari per tenere a debita distanza gli idoli del nostro tempo nell’annunciare il Vangelo, ha esortato tutti dicendo: "Curate i malati e non penso solo a quelli dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia, dell’Hospice o che giacciono nei letti di casa nostra. Penso alle tante persone ferite nelle relazioni, ferite perché si sentono tradite o incomprese. Penso a tante persone che hanno visto sfumare il progetto buono di vita".
Fra’ Alfio Vespoli, dei frati minori, responsabile della “Missione Giovani”, nel prendere la parola al termine della celebrazione, ha promesso al vescovo Ivan di "fare un chiasso insopprimibile soprattutto nel cuore di ragazzi e ragazze incontrandoli per le vie, le piazze, nei locali, nelle scuole, nelle facoltà…, perché il Signore ci darà la grazia per fare questo. Un chiasso che ricorderà che sono figli amabili e preziosi. Il cuore di ciascuno di loro non aspetta altro che gli venga ricordato che è amato da Dio, non aspetta altro che ricevere dai giovani missionari, attraverso il loro sguardo, i loro occhi, la loro preghiera l’annuncio che è un figlio preziosissimo. Questo sarà il chiasso che faremo nei prossimi giorni a Perugia – ha precisato fra’ Alfio –. Grazie a tutti i giovani che si dedicheranno all’annuncio della Parola di Dio e per quanti non sono giovani, chiediamo di sostenere la missione con la preghiera".