La Luminaria accende la festa del patrono

Le celebrazioni per San Costanzo sono state precedute dalla storica processione. Oggi fiera, degustazioni e messa in Duomo

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E col buio si accendono le fiaccole della Luminaria davanti a palazzo dei Priori. E’ l’antica processione che precede la festa di San Costanzo, il patrono più amato e benvoluto dai perugini, per quel mix tra anima religiosa e laica che accomuna nel rito il sentimento popolare e rende il santo alla portata della gente comune. Non a caso la Luminaria (che si è tenuta ieri pomeriggio a partire dalle 17) fu istituita da una ordinanza dei Priori del Comune di Perugia l’11 dicembre 1310, e definita "festa di tutti". Lo spirito con il quale fu concepita sette secoli fa è ancora attuale: "salvaguardare e accrescere la pace e la tranquillità della città" e oggi del mondo, vista la guerra in corso. Non a caso nella sua omelia, il vescovo Ivan Maffeis ha parlato "di una storia intrisa di violenza e di sangue, dall’Ucraina all’Iran; una storia che sembra smentire la presenza di un disegno, di una ragione, di un Dio amico. Questa nostra stessa storia, però, è attraversata anche da un altro filo. C’è un filo rosso che racconta di esistenze donate, di perdono offerto, di amore portato con pazienza e generosità fino alla fine; racconta di un’esperienza che ha a che fare con la realtà, dà fondamento alla vita, la apre alla fraternità, alla carità, all’attenzione al debole e al povero".

"La festa di San Costanzo – ha detto il sindaco Andrea Romizi a margine della celebrazione dei vespri – è molto sentita dai perugini. Quest’anno, dopo le restrizioni imposte dalla pandemia, la nostra comunità può ritrovarsi ancora una volta unita per godere di questo momento nel suo svolgimento più tradizionale".

La processione ha percorso la "via Sacra", che collega la cattedrale di San Lorenzo alla basilica di San Costanzo. Al corteo hanno preso parte anche i figuranti dei cinque rioni medioevali della città, la Confraternita del santissimo Sacramento, di San Giuseppe e del Sant’Anello, la polizia locale con il gonfalone del Comune.

Oggi, giornata della festa, la fede lascia spazio anche al folclore. In Borgo XX Giugno si fa shopping alla Fiera Grande. Alle 10 il taglio del nastro con degustazione gratuita del torcolo realizzato in formato gigante di 8 metri. Alle 9 in corso Vannucci via alla seconda edizione della Corsa di San Costanzo, riservata al settore giovanile della Fidal e promozionali e organizzata dall’Atletica Capanne-Pro loco Athletic Team in collaborazione con l’Atletica Avis di Perugia. Allo scoccare di mezzogiorno riflettori su una delle star dell’arte dolciaria perugina: lui, il torcolo, bontà semplice profumata di anice e candito. Le “danze“ si aprono in corso Vannucci davanti al Municipio con assaggi offerti dai forni e dalle pasticcerie della città. Infine, alle 17 nella cattedrale di San Lorenzo solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Maffeis alla presenza delle autorità, con ordinazione presbiteriale di don Claudio Faina.

Silvia Angelici