REDAZIONE UMBRIA

La Juventus non si occupò del volo aereo

La Juventus non si occupò nè del volo aereo per portare Luis Suarez da Barcellona a Perugia per sostenere l’esame di lingua italiana (al centro di un’indagine penale), né del taxi dall’aeroporto alla sede dell’Università per Stranieri. E’ quanto chiarisce il club torinese. Nel verbale del ’pistolero’, la risposta era infatti equivoca.

"Chi chiamò il taxi che l’ha portata dall’aeroporto all’Università’", chiedono i pm Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti a dicembre scorso. "E’ stata la società che si è occupata dell’organizzazione del volo", risponde il calciatore. Ma la società – spiega la Juve – non è il club bensì la società che organizzò il viaggio.

Intanto la procura di Perugia ha chiesto la proroga delle indagini a carico della professoressa Stefania Spina, la tutor di Suarez. Le consulenze tecniche in corso infatti non sono ancora concluse, spiega la procura.

Ma gli accertamenti sono ormai agli sgoccioli. Nell’indagine sono indagati gli allora vertici dell’Università per Stranieri, i legali della Juve e il Ds Fabio Paratici (per false dichiarazioni al pm). Nei giorni scorsi magistrati e finanzieri hanno sentito anche uno degli ultimi testimoni: il professore che inizialmente venne contattato a Barcellona per supportare l’attaccante nello studio della lingua italiana per sostenere l’esame B1 e ottenere la cittadinanza.