La giornata delle candidate. Margherita e Vittoria due modi di vivere la Festa

Scoccia: "Oggi si esaltano valori da trasmettere soprattutto ai più giovani". Ferdinandi: “Chi ci attacca istiga all’odio: non capisce quanto sia pericoloso“.

La giornata delle candidate. Margherita e Vittoria due modi di vivere la Festa

La giornata delle candidate. Margherita e Vittoria due modi di vivere la Festa

I candidati a sindaco di Perugia erano quasi tutti presenti alle celebrazioni del 25 Aprile, anche se le due principali contendenti hanno scelto strade diverse. Margherita Scoccia ha optato per il profilo istituzionale e ha preso parte come assessore ai tradizionali appuntamenti al Cimitero monumentale, all’Ara Pacis di via Masi e in Borgo XX Giugno. Qui è rimasta, come altri politici, nelle retrovie, ‘scortata’ da alcuni consiglieri comunali e assessori di centrodestra, tutti in comprensibile disagio di fronte alla folla politicamente non proprio amica. Vittoria Ferdinandi era libera da cerimoniali ed è apparsa, spavalda e sorridente proprio in Borgo XX Giugno e non poteva essere altrimenti: lì c’era tutto il suo popolo e non ha mancato di farsi selfie e salutare e abbracciare sostenitori e amici. Poi, terminata la celebrazione, si è mossa alla volta del suo comitato elettorale in via Cortonese, in una marcia "composta da circa 700 persone" hanno riferito dal suo staff. "Io voglio quello che vogliono tutti – ha detto poi Ferdinandi - Una Perugia che sia nostra, perché sa di nostro e di primavera. Una Perugia che, come quel 25 aprile di 80 anni fa, guardi in alto, dove le lotte sociali e il volontariato cattolico sappiano l’uno dell’altro, sappiano proprio nel senso che sentano il sapore l’uno dell’altro quando operano, che riscoprano la radicalità dei valori che li tengono uniti. Il fascismo, di cui oggi ricordiamo la sconfitta – ricordiamolo, la sconfitta – è questa paura. Per questo ha un programma con lo sguardo basso basso, piccolo piccolo. Guardate cosa fanno con noi, ogni giorno cercano di trasformare una campagna elettorale fatta di fiori, di sorrisi, di passi insieme per le strade mano nella mano, in uno spauracchio in cui quotidianamente aggiungono nemici immaginari: quelli che insultano, che attaccano, che strappano i manifesti, la sinistra estremista. E non capiscono quanto pericolosa e incosciente sia questa continua istigazione all’odio".

"Celebrare il 25 aprile è un dovere per onorare i valori di democrazia e partecipazione alla vita pubblica che i perugini sentono in maniera autentica, valori da trasmettere soprattutto ai più giovani" ha detto dal canto suo Scoccia. "Il 25 aprile è la festa di tutto il popolo e di tutta la nazione italiana che condanna in maniera decisa e senza tentennamenti la violenza e i crimini commessi dal fascismo e dal nazismo" .