Il “Made in Italy” spiegato agli studenti dell’Istituto Italiano Design di Perugia. Anche la Camera di Commercio dell’Umbria celebra e promuove il patrimonio culturale e le eccellenze produttive della regione in occasione della prima Giornata Nazionale del Made in Italy, istituita il 15 aprile con il disegno di legge sul Made in Italy (20 dicembre 2023) con l’obiettivo di promuovere la creatività e l’eccellenza dello Stivale. Innovazione, tecnologia, sostenibilità e creatività sono solo alcuni dei temi che sono stati affrontati nel corso dell’incontro nella sede dell’ente di Largo Cacciatori delle Alpi.
"Il sostegno al Made in Italy – spiega il segretario generale, Federico Sisti – arriva dal sistema camerale anche con il servizio di tutela della proprietà industriale relativa a invenzioni (brevetti), marchi, disegni e modelli ornamentali. Servizio che mira a favorire il rafforzamento e la crescita competitiva delle micro, piccole e medie imprese".
Gli studenti hanno quindi visitato, guidati dal vicesegretario Giuliana Piandoro, la galleria di immagini e la mostra allestita dall’Ente con i marchi storici di aziende umbre e i manifesti pubblicitari che hanno portato in giro per l’Italia e nel resto del mondo il nome dell’Umbria, e che hanno contributo allo sviluppo economico e culturale dell’Umbria, anche in relazione al suo patrimonio identitario. E proprio rispetto al tema identitario, nell’ambito del turismo, Sisti ha spiegato agli studenti le caratteristiche del marchio della Regione di promozione “Umbria, Cuore Verde d’Italia” che sta contribuendo al rilancio turistico delnostro territorio. Aziende, Enti e associazioni possono fare richiesta alla Camera di Commercio per ottenere il rilascio del marchio identitario e utilizzarlo per promuovere la propria azienda come destinazione turistica. Ad oggi sono ben 144 le domande pervenute agli uffici camerali. ll segretario generale ha anche annunciato "la “fase due” del progetto che vedrà la declinazione del marchio ombrello per certificare alcuni settori produttivi come ad esempio quello della birra, settore nel quale l’Umbria ha un grande vantaggio strategico essendo tra le poche regioni d’Italia a possedere sia il malto che il luppolo".
Silvia Angelici