"Le pagine di questo studio raccontano di un viaggio che potremmo scandire in tre tappe". Così l’arcivescovo Ivan Maffeis alla presentazione del IX Rapporto sulle Povertà e Risorse nel 2023 dal titolo: “Catene spezzate”, a cura dell’Osservatorio povertà ed inclusione sociale della Caritas diocesana. "La prima – ha precisato Maffeis – va dai problemi alle persone. Il primo modo per affrontare seriamente una carità e qualifichi anche il nostro rapporto con chi vive situazioni di povertà. La seconda tappa va dalla società alle istituzioni, dai Comuni, alla Provincia, alla Regione, raccogliendo la loro attenzione e disponibilità. La terza è dalla denuncia delle “catene” alla proposta. Queste pagine vanno in questa direzione: mentre forniscono una miniera di informazioni e di dati, raccontano anche di una comunità che sa rimboccarsi le maniche, che ci mette cuore, passione, intelligenza, perché la carità deve essere intelligente aprendo piste per condividere".
Ma ecco i dati: prosegue nel 2023 l’aumento (+9,2%) del numero totale (1.805) dichi chiede aiuto alla Caritas, anche se con una riduzione del tasso di crescita della povertà (nel 2022 segnava +12,7%). La quota degli italiani sale al 25,3% (con un aumento rispetto al 2022) e quella degli stranieri scende al 71,5%. Le persone con doppia cittadinanza il 3,2%. Prosegue la netta prevalenza degli stranieri. La povertà, dunque, non si riduce nonostante la presenza permanente di politiche di contrasto. Se si distingue tra “vecchi” utenti e “nuovi” i primi sono 568 pari al 31,5%, e i restanti 1.237, pari al 68,5%, sono i nuovi utenti.
ll numero complessivo degli interventi erogati tramite il Centro di ascolto diocesano nel 2023 arriva a 85.049, con un aumento dell’11,6% rispetto al 2022, e addirittura del 66,5% rispetto al 2020: un aumento esplosivo delle attività di Caritas, sotto i colpi delle crisi di varia natura degli ultimi anni. Al primo posto, troviamo l’offerta di beni e servizi materiali, costituiti principalmente dai servizi di mensa, dall’attività degli Empori/market solidali, dalla distribuzione di pacchi viveri.
Silvia Angelici