
Nonostante l’annullamento dei Giochi de le Porte, a settembre a Gualdo Tadino non si poteva che parlare di somari. Così, dopo la citazione del Museo del Somaro fatta dal virologo Roberto Burioni su facebook, arriva il somaro “Briatore”. Sì, perché il titolare di un’azienda gualdese che ha un allevamento biologico di asini ha chiamato proprio così l’ultimo nato. Ovviamente il nome ha suscitato un’infinità di battute sulla prostatite del noto personaggio risultato di recente positivo al Covid-19 ma Roberto, il titolare dell’azienda che produce latte d’asina, ha spiegato che il nome garantirà all’animale "un futuro radioso: asine, soldi e fama!".
Ed allora un benvenuto a “Briatore” nella città del Museo del Somaro che, come spiegato dal suo ideatore Nello Teodori "è un tributo a questo animale, un amico millenario dell’uomo che ha avuto un ruolo assai importante nella storia, nell’arte, nella religione, nella letteratura". Ora, su invito dell’Associazione S.T. Arte Arte sul Territorio di Piombino, il Museo va in trasferta nella città toscana in questo fine settimana con l’esposizione di alcune opere della collezione, tra le quali quelle di Karin Andersen, Claude Appaldo, Simone Armelani, Pasquale Cassandro, Mario Consiglio, Ninetto Davoli e Piergiuseppe Pesce. Nel Museo del Somaro sono presenti opere di artisti visivi, ma anche contributi provenienti dal mondo dello spettacolo, della letteratura, della critica, della scienza, della politica.