SOFIA COLETTI
Cronaca

La Caserma Virginia Brunori trionfa in tv

Perugina di 22 anni, è la vincitrice del docu-reality di Rai 2 che la consacra migliore recluta. "La mia battaglia per le donne"

La Caserma Virginia Brunori trionfa in tv

La Caserma Virginia Brunori trionfa in tv

La migliore recluta d’Italia ha il sorriso dolce e la determinazione di ferro di Virginia Brunori (foto), perugina di 22 anni (li compirà a breve, il 29 dicembre), insegnante di educazione artistica e studentessa di Scienze motorie. E’ lei la vincitrice assoluta della nuova edizione di “La Caserma“, il docu-reality di Rai 2 che ha coinvolto un gruppo di ragazze e ragazzi in un duro e avvincente percorso di addestramento alla vita militare. Domenica, nella puntata finale, Virginia ha trionfato alla guida della sua squadra. Adesso, dalla sua casa di Ponte San Giovanni, racconta un’esperienza che l’ha coinvolta completamente.

Virginia, come è nata quest’avventura?

"Era un periodo un po’ particolare, ero stata male, cercavo una rinascita personale. Guardavamo “La Caserma“ in tv: mio fratello ha mandato la mia candidatura, mia mamma per scherzo mi ha spronato a partecipare e io l’ho fatto in silenzio, senza dire niente a nessuno. E’ iniziato per gioco".

E poi come è andata?

"Penso che sia davvero emersa la Virginia reale, lì dentro ho espresso me stessa al 100 per 100: ero sempre disponibile ad aiutare gli altri, sono riuscita a creare rapporti di amore e di amicizia, tante persone si sono fidate di me. E’ stata un’esperienza bellissima, che porterò sempre dentro con me e racconterò ai miei bimbi".

Perché pensa di aver vinto?

"Perché sono una persona completa: sono competitiva, ma non mi lascio offuscare dai momenti di rabbia, tristezza, confusione o ansia durante le prove. Ho la leadership, riesco a capire gli altri, a tirare fuori la forza del gruppo. Poi, certo, anch’io ho delle cadute, sono umana, ho un cervello ed emozioni".

Una donna trionfa in Caserma. Cosa pensa di aver dimostrato in questo momento?

"La più grande battaglia, che spero un giorno di vincere, è dimostrare che le donne non hanno bisogno di dimostrare nulla. Uomo e donna sono sullo stesso piano, ero il capitano della mia squadra perché noi lo possiamo fare bene, benissimo. Spero di portare in alto il nome delle donne per arrivare un giorno a dire che non c’è nulla da dimostrare".

Ci racconta qualcosa di sé?

"Vivo a Ponte San Giovanni con i miei genitori, mio fratello e tre gatti. Dopo lo Scientifico, a ottobre mi sono laureata in Scienze motorie e sportive, ora sono iscritta alla magistrale di Scienze e Tecniche dello sport. Il pomeriggio insegno ginnastica artistica alle bimbe. Un’immensa passione".

Il suo sogno?

"Fin da piccola sogno di fare l’insegnante di ginnastica nella Nazionale, è il percorso che ho intrapreso da quando ho 18 anni. E magari vorrei continuare in televisione. Se mi dovessero proporre qualcosa, io ci sono".