NOCERA UMBRA – Un nuovo concordato, dopo quello bocciato dal tribunale di Ancona, e la possibilità di arrivare a fine anno con la cassa integrazione per Covid. E’ il quadro che Fim, Fiom e Uilm hanno tracciato ai lavoratori Jp Industries, riuniti in assemblea a Colle di Nocera Umbra, dopo il summit a Fabriano con la proprietà, i sindacati e Confindustria Marche. I lavoratori sono ormai in capo alla nuova società, Indelfab, che altro non è che la Jp Industries con un altro nome, stessa matricola e stessa compagine societaria. Sulla Jp però si riapre la procedura di concordato, che dovrà essere gestita al meglio, per assicurare il rilancio, magari di concerto con un nuovo sprint dell’accordo di programma. Il tutto con sullo sfondo la cassa integrazione per Covid: scade il 6 settembre e da lì altra incognita. Il ministro Catalfo starebbe studiando il modo di prorogarla, per altre 18 settimane, permettendo ai lavoratori Jp di arrivare a fine anno. Non è detto però che i procedimenti permetteranno l’accesso alle aziende sotto procedura di concordato. Ecco l’ennesimo punto interrogativo: "La cassa è solo sopravvivenza – ha detto Adolfo Pierotti (Fim) – e non è possibile accettare tutti questi ritardi e questa burocrazia". Hanno partecipato anche i sindaci di Nocera Umbra e Gualdo Tadino, Giovanni Bontempi e Massimiliano Presciutti.
CronacaJp Industries, concordato e cassa Covid