
Istituto Ciuffelli, chiuse le indagini. Iscrizioni ’gonfiate’ per avere assunzioni
Il sequestro conservativo disposto dalla Corte dei conti da una parte. Dall’altro l’avviso di conclusione delle indagini, notificato dalla Procura di Spoleto. Che contesta il reato di falsità ideologica all’ex dirigente scolastico dell’Istituto agrario "Ciuffelli" di Todi. Nei giorni scorsi, la Guardia di finanza ha provveduto a bloccare beni mobili e immobili e conti correnti per un totale di 1.167.408 euro all’ex dirigente e alla direttrice dei servizi generali amministrativi. Una cifra equivalente alla spesa sostenuta dal ministero, oggi dell’Istruzione e del Merito, per gli educatori che hanno prestato servizio all’Agrario pur non essendo, secondo l’accusa, necessari. Insomma, la scuola, dal 2016 al 2020 avrebbe impiegato più insegnanti di quanto ne avrebbe dovuti avere, perché sarebbe stato falsato, in particolare, il numero delle studentesse collocate nel convitto come il numero degli studenti che avrebbero dovuto usufruire del servizio mensa. Sulla vicenda, i cui accertamenti sono stati avviati dalla tenenza della guardia di finanza di Todi nel 2022, si è acceso un duplice riflettore, quello della giustizia amministrativa, che ha portato al sequestro, e quello della magistratura ordinaria.
La Procura della Repubblica di Spoleto ha reso noto che l’indagine sull’ex direttore si è conclusa nei giorni scorsi. In base agli accertamenti svolti, ha sottolineato il procuratore facente funzione Vincenzo Ferrigno, è stato possibile ricostruire la modalità, presunta scorretta, con la quale il dirigente avrebbe comunicato un numero sbagliato di studenti all’Ufficio scolastico regionale, per usufruire così di maggiore organico. Nello specifico, a fronte di 35 convittuali all’anno, all’Usr sarebbe stata notificata l’iscrizione di oltre 50 studentesse in modo da superare le soglie di legge che consentivano l’aumento degli educatori. Sopra ai 40 iscritti, specifica la procura, per gruppi di 10 si otteneva un educatore in più. Sicuro che la situazione verrà chiarita, l’ex dirigente scolastico, in pensione dal 2021. "Stiamo lavorando alla ricostruzione completa dei fatti che mi vengono contestati, la documentazione acquisita a mio avviso è parziale" aveva spiegato, sottolineando come gli educatori rientravano comunque nel budget dell’Ufficio scolastico.